E per la chiusura della campagna si pensa a flashmob al Papeete
È stata confermata per giovedì alle 19 a Bibbiano, paese simbolo del caso affidi, la contromanifestazione delle 'Sardine', in concomitanza - in una piazza adiacente - col comizio di chiusura della campagna elettorale da parte della Lega, con il leader Matteo Salvini e l'aspirante governatrice della Regione Emilia-Romagna, Lucia Borgonzoni. La decisione è arrivata durante un'assemblea pubblica convocata lunedì sera dal movimento al teatro Metropolis di Bibbiano, per chiedere ai cittadini il parere sull'organizzazione. Un lungo convinto "sì" partito dalla platea, dov'erano presenti circa 300 bibbianesi, ha risposto alla domanda di Mattia Santori, presente alla serata. Una riunione indetta dopo le polemiche degli ultimi giorni sulla piazza davanti al municipio, contesa tra le 'Sardine' che avevano prenotato da settimane e la Lega che l'ha ottenuta grazie al regolamento che privilegia i partiti politici.
Chiusura al Papeete. Le Sardine starebbero pensando di organizzare un flashmob di fine campagna elettorale al Papeete di Milano Marittima. Si tratta del locale frequentato la scorsa estate da Matteo Salvini, all'epoca ancora ministro dell'Interno. A confermarlo sono fonti vicine al movimento, anche se i dettagli, tra cui la data, non sono ancora stati definiti ufficialmente.
A marzo, intanto, uscirà per Einaudi Stile libero 'Le sardine non esistono', libro dei quattro fondatori del movimento Andrea Garreffa, Roberto Morotti, Mattia Santori e Giulia Trappoloni. Mentre il 22 gennaio Castelvecchi pubblicherà 'Sardine in piazza, una rivoluzione in scatola?', del linguista, critico letterario e sociologo della comunicazione Massimo Arcangeli.
In un'intervista rilasciata a 'Circo Massimo', il portavoce Mattia Santori ha risposto alla domanda: a chi si sentono più vicine le Sardine? "È molto difficile valutare questa cosa quando in un movimento ci sono tante persone che si sono sentite deluse dalla precedente rappresentanza politica. Da noi c'è più voglia di creare una novità che di andare verso ciò che è esistito".
Quindi, sulle prossime elezioni regionali: "Il clima che si respira è positivo; poi, come al solito, il populismo ha il grande difetto che negli ultimi giorni ribalta tutte le carte in tavola; vedremo che cosa succederà".
Da Matteo Salvini, infine, non poteva che arrivare un'ennesima bocciatura delle Sardine: la loro, ha detto il leader della Lega a margine di un incontro a Comacchio, "è una piazza contro: contro Salvini, contro la Lega, contro i decreti sicurezza. Gli emiliani mi chiedono lavoro, lavoro e lavoro. Di lavoro, invece, lì non si parla. Chi vota Pd, Sardine comprese, vota per tornare alla legge Fornero e per massacrare chi lavora in proprio. In democrazia mi piacciono tutte le piazze, ma io preferisco quelle che fanno proposte: le piazze della Lega propongono, mentre gli altri propongono di essere contro la Lega, che non è un gran programma politico per l'Emilia-Romagna".
La manifestazione delle Sardine di domenica a Bologna. "La piazza è già stracolma: ci sono già 35-40mila persone", dice il leader del movimento Mattia Santori.
"Abbiamo scelto piazza VIII agosto - ha spiegato - perché era più grande e facile da gestire, ma potevamo andare in una piazza grande il doppio".
Con l'esibizione dell'inno '6000 (siamo una voce)' del cantautore ravennate MaLaVoglia, ha preso il via a Bologna l'evento delle Sardine. Piazza VIII Agosto, si è riempita per il 'concertone' che vede protagonisti anche personaggi del mondo dello spettacolo e della cultura. L'evento cade a una settimana dal cruciale voto per le Regionali dell'Emilia-Romagna e a due mesi dalla prima manifestazione spontanea in piazza Maggiore, sempre a Bologna, che ha dato il via al movimento di piazza antipopulista in tutta Italia.
"Bonaccini? Non l'abbiamo mai incontrato, è l'unico che neanche per vie traverse ci ha cercato": dice Santori che, invece, rivela: "esponenti, anche di spicco, dei Cinque Stelle ci hanno contattato, anche se non Di Maio". Santori ha anche bocciato la scelta del M5s di correre da soli alle Regionali di domenica: "Personalmente non ci sembra sia stata colta l'opportunità politica di questo momento".
Sardine a Bologna, Santori: "Migliorare il concetto di sicurezza"
"Non abbiamo mai voluto esserlo, ma abbiamo capito che per tante persone siamo la prima vera alternativa al sovranismo e al populismo di destra", ha detto ancora il portavoce delle Sardine. "Non era stato previsto all'inizio, per noi è una grossa responsabilità, ma anche una speranza per quello che potrà avvenire da qui in futuro".
Il leader Pd, Nicola Zingaretti, esprime apprezzamento per l'iniziativa delle Sardine. "Da soli si va più veloce, insieme si va più lontano. Grazie per questa passione e questo protagonismo. Ossigeno per la democrazia nata dalla lotta antifascista".
Attacca il leader della Lega: "Ho visto che le Sardine fanno un partito e vogliono cancellare i decreti sicurezza. Chi è contro le forze dell'ordine, chi è contro la difesa del nostro territorio, delle nostre e dei nostri bimbi è lontano da me - ha aggiunto il leader leghista -. Siamo in democrazia è quindi domenica prossima anche in Emilia-Romagna si deciderà fra chi vuole cancellare i decreti sicurezza e chi invece crede che la sicurezza sia un valore fondamentale".
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