'Pentito di ciò che ho fatto, non di quello che non ho fatto'
Condanna all'ergastolo per l'ex terrorista dei Nar Gilberto Cavallini, nel processo sulla strage della stazione di Bologna del 2 agosto 1980. La sentenza è stata letta dalla Corte di assise, dopo sei ore e mezza di camera di consiglio.
Alla lettura della sentenza l'imputato, in semilibertà nel carcere di Terni, non era più presente in aula. In mattinata aveva fatto dichiarazioni spontanee. Erano presenti invece una trentina di familiari delle vittime, tra i banchi del pubblico, che hanno accolto il verdetto in maniera composta, con evidente soddisfazione.
"Io sono pentito di quello che ho fatto, di quello che non ho fatto non mi posso pentire. Dico anche a nome dei miei compagni di gruppo che non abbiamo da chiedere perdono a nessuno per quanto successo il 2 agosto 1980", ha detto Cavallini, nelle dichiarazioni spontanee al termine del processo. "Ribadisco il concetto espresso da Francesca Mambro davanti a una Corte di assise, molti anni fa. Non siamo noi che dobbiamo abbassare gli occhi a Bologna".
La sentenza,a 40 anni dai fatti, dopo quasi due anni di dibattimento e decine di testimoni.
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