Reddito di cittadinanza, folla ai Caf di Bologna 'ma nessun assalto'

Emilia Romagna

Affisso il cartello che prevede la divisione per il cognome

Poca gente alle Poste, molta di più ai Caf dove comunque, nonostante le code, la presentazione delle prime domande è filata piuttosto liscia. Il bilancio dell'esordio del reddito di cittadinanza a Bologna è da considerarsi positivo, almeno secondo l'opinione di chi ha accolto le persone da dietro gli sportelli. Ai Caf della Cgil di via Marconi sono già stati programmati appuntamenti per tutta la prossima settimana: "Oggi abbiamo fatto 48 domande, lo stesso numero di domani e dopodomani", spiega il responsabile Mirko Querzè.

Da lunedì, però il numero aumenterà, passando a circa 250 appuntamenti al giorno, per via dell'apertura degli altri sportelli in città e nella provincia. Molte richieste di informazioni e qualche coda anche nei Caf Cisl: 170 le domande presentate a Bologna, circa 2mila quelle in tutta l'Emilia-Romagna. "È andata bene, non ci sono state file oceaniche, anche se oggi molta gente è venuta anche solo per chiedere informazioni", sottolinea la responsabile regionale Anna Carini. Il bilancio delle Acli di Bologna parla invece di 74 domande inviate. "In coda c'erano molti cittadini stranieri, con permessi di lunga durata, persone ormai prossime alla pensione, qualche disabile", racconta il presidente Filippo Diaco. "Molte anche le donne presenti, ma si tratta di persone a prima vista difficilmente collocabili nel mercato del lavoro, per cui se il decreto verrà approvato senza correttivi andremo incontro a diversi problemi".

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