8 marzo:Decaro, pensiero a donne ucraine costrette a fuggire

Puglia

Presidente Anci e sindaco Bari in Giornata internazionale donna

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(ANSA) - BARI, 08 MAR - "Il nostro pensiero va oggi alle donne ucraine che in tante, proprio in queste ore, sono costrette a fuggire abbandonando le strade e i luoghi delle loro città". Lo dice il sindaco di Bari e presidente Anci, Antonio Decaro, in occasione della giornata internazionale della donna, che oggi a Bari è stata celebrata con la intitolazione di 8 spazi pubblici della città ad altrettante donne che hanno rappresentato modelli di impegno politico e civile, eccellenze nel campo dell'arte e della cultura e vittime della violenza di genere e criminale. "Otto luoghi della città che porteranno il nome di una donna e ne racconteranno la storia. Il Comune di Bari - ha detto Decaro - ha voluto celebrare così l'8 marzo, con 8 targhe dedicate a 8 donne e le loro vite, perché chi passerà da quelle strade o da quei giardini possa portare con sé una traccia di ciò che sono state".
    Le otto donne i cui nomi saranno impressi su strade, giardini e anche su un palco del teatro comunale di Bari sono: Marielle Franco (1979-2018), attivista uccisa a 38 anni a Rio de Janeiro; Maria Celeste Nardini (1942-2020), parlamentare e attivista; Chiara Fumai (1978-2017), artista; Mariolina De Fano (1940-2020), attrice barese; Sabina Anemone (1913-2004), prima donna a conseguire la Laurea in Medicina e Chirurgia nell'Università di Bari; Norma Cossetto (1920-1943), studentessa istriana, catturata e imprigionata dalle truppe titine, seviziata e violentata dai suoi carcerieri e poi barbaramente gettata in una foiba; Maria Colangiuli (1930-2000), colpita a morte da un proiettile vagante mentre era all'interno della sua casa, durante una sparatoria per strada tra gruppi criminali rivali; Caterina Susca (1953-2013), mamma barese uccisa l'11 novembre 2013 in una brutale aggressione. (ANSA).
   

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