Sei i decessi. Sospesi altri 11 medici non vaccinati
(ANSA) - BARI, 02 FEB - Risultano ancora stabili la curva del contagio e il numero di ricoveri in terapia intensiva in Puglia, mentre calano i decessi. La regione brilla nella campagna vaccinale: è prima in Italia per la fascia 5-11 anni.
Oggi si sono registrati 7.141 nuovi casi positivi al Coronavirus su 54.777 test (positività al 13%) e sei decessi. Il bollettino regionale odierno riporta un numero complessivo di decessi pari a 37, ma specifica che nelle ultime 24 ore le morti sono state sei, quindi gli altri decessi sono avvenuti nei giorni precedenti e sono stati riportati oggi. I nuovi casi sono così distribuiti: 2.155 in provincia di Bari, 651 nella provincia Barletta-Andria-Trani, 628 in quella di Brindisi, 1.067 nel Foggiano, 1.726 nel Leccese, 803 nel Tarantino. Altri 71 casi riguardano residenti fuori regione mentre per altri 40 contagi è in via di definizione la provincia di appartenenza. Delle 123.458 persone attualmente positive in Puglia, 679 sono ricoverate in area non critica (ieri 715) e 61 in terapia intensiva (ieri 62).
Per ciò che riguarda la campagna vaccinale la Puglia resta sempre in testa alla classifica nazionale per la vaccinazione della fascia 5-11 anni, con il 49,1%, 16,7 punti sopra la media nazionale che invece è del 32,4%. Il 26% della fascia in età pediatrica ha già ricevuto la seconda dose. La terza dose per l'intera popolazione pugliese dai 12 anni in su sale come copertura al 67%, +4,1% della media nazionale.
C'è comunque chi, pur sottoposto da tempo all'obbligo, non si è ancora sottoposto al vaccino anti Covid: l'Ordine dei medici di Bari ha sospeso altri 11 medici che non risultano in regola. Dei 76 medici sospesi nelle settimane scorse, 2 hanno prodotto una certificazione valida. In totale, a oggi sono quindi 85 i medici sospesi per mancata ottemperanza dell'obbligo vaccinale, dall'avvio delle procedure. Su 10.894 medici iscritti all'Omceo Bari, al momento le posizioni sotto osservazione perché non ancora in regola sono 314, che sommandosi agli 85 medici già sospesi rappresentano il 3,7% degli iscritti, contro una media nazionale del 6,5%. (ANSA).