Area pedonale e più luci.Decaro,'simbolo che città può cambiare'
(ANSA) - BARI, 30 LUG - "Questa piazza non è dei delinquenti ma delle persone per bene che devono viverla e rispettarla, sarà responsabilità di tutti prendersene cura". Sono le parole di don Francesco Preite, direttore dell'Opera salesiana Redentore del quartiere Libertà di Bari, che oggi ha partecipato alla cerimonia di inaugurazione della nuova piazza pedonale davanti alla chiesa del Redentore, con i bambini del centro estivo dell'oratorio salesiano, il sindaco Antonio Decaro e l'assessore ai Lavori pubblici Giuseppe Galasso.
I lavori della piazza, durati circa un anno e costati 1,2 milioni di euro, costituiscono il primo di sei interventi del Piano periferie (cinque al quartiere Libertà e uno al San Paolo). La superficie pedonale è raddoppiata, da 2.200 a 4.130 metri quadri, e l'asfalto ridotto da 2.150 a 280 metri quadri.
Per aumentare la sicurezza della piazza sono stati installati 42 pali della luce, rispetto ai 20 che c'erano, sette telecamere di videosorveglianza, ed è stata ridotta la velocità della parte carrabile dal 50 a 10 chilometri orari. Sono state inoltre posizionate sedute per 160 posti e un'area giochi per i bambini, portabici, cestini per la raccolta differenziata dei rifiuti e piantumati nuovi alberi.
Il sindaco Decaro ha evidenziato il "valore simbolico di questa piazza, non per l'architettura e le particolari finiture dei materiali ma perché rappresenta una sfida: è il simbolo - ha evidenziato - che anche le cose che sembravano impossibili possono cambiare. Sono convinto che le cose miglioreranno in questa città se ci crederemo tutti", ha concluso il sindaco augurando "buon futuro" ai bambini che hanno inaugurato la piazza cantando.
"Sicuramente la rigenerazione urbana - ha aggiunto don Francesco - è la ricostruzione della bellezza di uno spazio e la sua restituzione alla comunità come luogo di socialità, ma deve andare di pari passo con la rigenerazione educativa, con servizi culturali e ludici, con attività di educazione civica ed è questo che ora mi aspetto". (ANSA).