L'emergenza coronavirus non ha bloccato l'attività
(ANSA) - BARI, 23 APR - Al Policlinico di Bari sono stati eseguiti 14 trapianti di cellule staminali da inizio anno, lo stesso numero di quelli effettuati nello stesso periodo del 2019. Sono stati eseguiti nell'unità operativa di Ematologia, a questi vanno aggiunti due trapianti compiuti presso la Onco-ematologia pediatrica diretta dal dottor Nicola Santoro.
L'emergenza coronavirus non ha, quindi, fermato l'infusione delle cellule staminali che per i pazienti con tumori del sangue costituisce una reale speranza di cura per patologie come leucemie acute, linfomi, mielomi e sindromi mielodiplastiche.
Tutti i trattamenti programmati sono stati rispettati, naturalmente con protocolli di sicurezza più rigidi. I pazienti sono stati sottoposti a tampone prima della procedura e sono stati effettuati gli accertamenti previsti dal Centro Nazionale Trapianti anche sulle cellule dei donatori compatibili da registro, che sono arrivate da Brescia, Como, dalla Polonia e dalla Germania, ma anche dalla figlia di un paziente.
"Il nostro è un lavoro di squadra e interdisciplinarietà - spiega il professore Pellegrino Musto, direttore di Ematologia del Policlinico - grazie alla stretta collaborazione di trasfusionisti, infettivologi, anestesisti, rianimatori, radiologi, laboratoristi, microbiologi, oculisti, gastroenterologi e dermatologi, che ci hanno supportato con il loro quotidiano lavoro di consulenza, mai venuto meno, siamo riusciti a mantenere i nostri standard anche in epoca coronavirus, assicurando comunque ai pazienti le procedure trapiantologiche necessarie". Undici pazienti sono già tornati a casa.(ANSA).