Dal 20 luglio scorso guide hanno sospeso salite
Una frana si è verificata verso le 17.30 sul Cervino. Il soccorso alpino valdostano è intervenuto in elicottero per verificare che non siano rimaste coinvolte persone. Il crollo di pietre è avvenuto dalla Testa del Leone (3.715 metri) e ha attraversato la linea di salita della via normale di ascesa italiana, tracciato dove le guide alpine - proprio per il rischio di distacchi legato alla siccità - hanno sospeso le salite dal 20 luglio scorso. Allertato anche il Sagf di Cervinia. Una cordata in fase di discesa era più in basso e non è stata coinvolta.
Circa 30 minuti prima del crollo la cordata era stata vista con il binocolo dalla Guardia di finanza di Cervinia, che dopo il distacco ha richiesto il sopralluogo in elicottero. I due alpinisti impegnati nella discesa hanno riferito ai tecnici dell’elisoccorso di non aver visto altri scalatori dietro di loro, ma questa segnalazione è in via di approfondimento. E’ possibile che dei soccorritori si recheranno al bivacco Capanna Carrel (3.830 metri) - dove ora si trovano alpinisti che hanno intenzione di attaccare domani la vetta - per raccogliere informazioni in merito ad eventuali altri cordate che potrebbero essere state impegnate nella discesa. Nonostante lo stop deciso dalla guide alpine a causa delle condizioni legate alla siccità – valido anche sul versante svizzero e su alcune vie di salita sul massiccio del Monte Bianco – sono diversi gli alpinisti che si avventurano sulla ‘Gran Becca’.