Scontro su scadenze rinnovo, prosegue stato agitazione
"L'amministrazione regionale deve velocizzare i tempi. Si è svegliata troppo tardi rispetto alle incombenze che doveva ben conoscere e predisporre prima.
Riteniamo che i 5.000 lavoratori, soprattutto quelli dei settori più fragili, abbiano bisogno di risposte urgenti". E' il grido d'allarme dei sindacati Fp Cgil, Savt, Fialp Sivder e Conapo in merito al rinnovo del contratto del comparto unico per i dipendenti regionali e degli enti locali. Al termine di un secondo tentativo di conciliazione con la Regione, le organizzazioni dei lavoratori hanno annunciato che proseguiranno lo stato di agitazione.
Terreno di scontro sono le scadenze per arrivare al rinnovo: "La Regione - ha detto Igor De Belli (Fp Cgil) - propone il 31 dicembre per la normativa giuridica e il 30 settembre per la parte economica. Noi avevamo tenuto il 15 settembre per entrambe". Date che invece sono state accettate da Cisl e Uil, che hanno chiuso lo stato di agitazione.
Ma "la cosa più disarmante - ha aggiunto De Belli - è che l'amministrazione non ha dato indirizzi per quanto riguarda la contrattazione 2019-2021, per tutta una serie di motivazioni che anche comprendiamo". Come ottenuto a livello statale (dove "la stagione dei rinnovi contrattuali è in fase molto avanzata"), i sindacati hanno chiesto un aumento del 5% tra stipendi, riforma dell'ordinamento e fondi di premialità. "Abbiamo in mente di andare a fare - ha spiegato De Belli - delle assemblee capillari. In piena estate è complicato organizzare scioperi.
Però crediamo che dobbiamo spiegare ai nostri lavori e lavoratrice cosa è successo".