Regione alpina pronta a passare in zona gialla
Un netto miglioramento per quanto riguarda la diffusione del Covid-19 e un altrettanto netto ritardo sui vaccini. E' la fotografia della Valle d'Aosta che si appresta a passare in zona gialla da lunedì prossimo, 14 febbraio (dal 17 gennaio scorso, prima regione in Italia della quarta ondata, è in 'zona arancione').
Nella settimana dal 2 all'8 febbraio nella regione alpina - secondo il monitoraggio della Fondazione Gimbe - "si registra una performance in miglioramento per i casi attualmente positivi per 100.000 abitanti (2.235)" e "si evidenzia una diminuzione dei nuovi casi (-50,4%) rispetto alla settimana precedente".
Restano sopra soglia di saturazione i posti letto in area medica (30,1%) mentre sono sotto soglia di saturazione i posti letto in terapia intensiva (8,8%) occupati da pazienti Covid-19. I nuovi casi positivi per 100.000 abitanti sono stati 723 (la scorsa settimana erano 1.453).
Per fare il punto sulla situazione oggi si è svolta una riunione tra amministratori valdostani e responsabili sanitari, che tirano un respiro di sollievo per aver 'solo' sfiorato la temuta 'zona rossa'. Il bollettino quotidiano segnala 109 nuovi casi positivi nelle ultime 24 ore a fronte di 231 guarigioni. C'è stato anche un decesso (dall'inizio della pandemia i morti sono 514). Gli attuali positivi scendono a 2.458, di cui 52 ricoverati all'ospedale Parini (tre in terapia intensiva).
Se sul fronte epidemiologico la situazione si sta normalizzando, su quello dei vaccini la Valle d'Aosta si conferma ancora molto indietro rispetto al resto del paese (peggio solo la provincia di Bolzano). Il 77% della popolazione ha completato il ciclo vaccinale per Covid-19 (media nazionale 82%) a cui aggiungere un ulteriore 3,5% (3,4%) che ha ricevuto solo la prima dose. Il tasso di copertura vaccinale con terza dose è del 89,2% (83,5%).
La popolazione 5-11 anni che ha completato il ciclo vaccinale è pari allo 14,4% (20,7%) a cui aggiungere un ulteriore 9,1% (14,2%) solo con prima dose.