Abuso d'ufficio per padiglione, chiesta condanna sindaco Nus

Valle D'Aosta
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Processo aggiornato al 24 maggio per la sentenza

Per abuso d'ufficio la procura di Aosta ha chiesto la condanna a 10 mesi per il sindaco d Nus, Camillo Rosset, nell'ambito di un'inchiesta sul terreno concesso dal Comune all'ex consigliere regionale Paolo Contoz (che non è indagato), cugino di primo grado di Rosset, per ospitare un padiglione da 200 metri quadrati. Per l'accusa di falso, invece, Camillo Rosset e il segretario comunale Ubaldo Cerisey hanno chiesto di poter patteggiare sei mesi con la condizionale. Il processo è stato aggiornato al 24 maggio per la sentenza.
    In base alle indagini dei carabinieri il sindaco aveva partecipato alla riunione della giunta comunale del 20 giugno 2019 che aveva autorizzato Contoz a utilizzare il padiglione per attività di associazioni del Comune e, nonostante il rapporto di parentela, non si era astenuto. Inoltre era stato applicato un sconto del 60%, non consentito, del canone Cosap (per l'occupazione del suolo pubblico), facendo sì che la tassa pagata dall'ex consigliere regionale passasse da 1.965,6 a 786,24 euro. Durante un'altra riunione di giunta, il 9 gennaio 2020, il sindaco poi non si era astenuto ma aveva votato a favore della delibera che prorogava la concessione dal 29 febbraio al 30 maggio scorso. Un provvedimento che senza il voto di Rosset non sarebbe passato. Inoltre per "occultare la sua condotta e allo stesso fine consolidare il vantaggio di Contoz" aveva indetto una riunione di giunta, il 13 febbraio, in cui si era assentato. L'accusa di falso fa riferimento alla falsa attestazione della presenza del segretario comunale nella riunione di giunta del 5 dicembre scorso e a quella del segretario comunale e di un assessore nella seduta del 30 ottobre 2019, che in realtà si era svolta il giorno successivo.

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