Covid: protesta ristoratori in Vda, poche sanzioni

Valle D'Aosta

Serrande su ma locali chiusi, iniziativa soprattutto simbolica

   E' stata perlopiù simbolica la protesta promossa da un gruppo ristoratori valdostani nella serata di mercoledì 10 febbraio e annunciata durante la manifestazione 'Forchette e non forconi', del 3 febbraio scorso in piazza Chanoux, ad Aosta. Nella maggior parte dei casi i locali che hanno aderito non hanno infatti accettato clienti, ma soltanto alzato le serrande e acceso le luci.
    Il ristoratore Jean-Claude Brunet, nel suo locale ad Aosta, ha portato due asini e appeso uno striscione ("Gli asini in ristorante sono inutili come gli asini in Parlamento"). Non sono state elevate sanzioni neppure all'altro promotore dell'iniziativa, il ristoratore di Donnas Manuel Pagan.
    A Pont-Saint-Martin i carabinieri hanno sanzionato la titolare del bar Lys - di cui il 3 febbraio scorso era stata disposta la chiusura per 30 giorni viste le continue aperture in orari non consentiti - insieme a nove clienti. La polizia di Stato non ha elevato sanzioni.
    Brunet e Pagan lunedì scorso avevano inscenato, insieme ad altre persone, una protesta sotto palazzo regionale con un motocarro carico di letame. Chiedevano, tra l'altro, di consentire anche ai ristoranti - e non solo agli alberghi, come prevede un'ordinanza regionale - di stipulare accordi con strutture ricettive prive del servizio di ristorazione.

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