Giorno Memoria: Bertin, ricordiamo anche i giusti

Valle D'Aosta

Lavevaz, rendiamo omaggio. Iniziative a Classico e Conservatoire

"Oltre alla persecuzione ebraica, nel mirino del regime" nazi-fascista "vi erano i Rom, gli omosessuali, i disabili. Ma c'erano anche tutti quelli che la pensavano diversamente: gli antifascisti che si opponevano al regime per motivi politici. Oggi, sempre secondo lo spirito della legge del 2000, ricordiamo anche i giusti. Coloro che hanno aiutato i perseguitati, anche a costo della loro vita".
    Così il presidente del Consiglio Valle, Albert Bertin, in occasione della giornata della Memoria, nata in ricordo del 27 gennaio 1945, data di abbattimento dei cancelli di Auschwitz.
    Nonostante, ha detto il presidente della Regione, Erik Lavevaz, "l'impossibilità di organizzare occasioni di incontro dal vivo, di vicinanza", quello "di ricordare è un nostro compito fondamentale, ancora di più in questi tempi frenetici e concentrati sull'oggi. Vogliamo quindi che anche in quest'Aula, a nome del governo regionale, questo ricordo rimanga vivo e forte: rendiamo omaggio a tutti coloro che sono stati perseguitati per la propria appartenenza, per la loro essenza, per le loro idee".
    Il Liceo classico di Aosta ha proposto alle sue classi la visione di un documentario tratto dal Dvd 'A noi fu dato in sorte questo tempo 1938-1945' e il video della performance costituita dai lavori primi classificati al concorso per il Giorno della Memoria 2021.
    Il Conservatoire della Valle d'Aosta ha organizzato un concerto in cui è stato eseguito il tema della colonna del film di Steven Spielberg Schindler's List e a seguire una danza balcanica.
    Il gruppo dell'Union valdotaine afferma "che l'identità, in continua evoluzione, di ogni comunità, di ogni popolo, non è solo fonte di consapevole e legittimo orgoglio ma è ricchezza da condividere". Dedicando la giornata a Carlo Guaramonti, morto lo scorso novembre a 97 anni, Pour l'Autonomie sottolinea che è "dalla storia" che "si deve partire per costruire e guardare al futuro". Infine Alliance valdotaine sottolinea che "per combattere l'oblio crediamo che occorra ripartire dalle basi, dalle scuole, fucina dei cittadini di domani, continuando a parlare di ciò che il ventennio fascista e il nazismo hanno rappresentato".
   

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