'Amministrare una città non significa accantonare valori'
La morte di Giulio Regeni è una "vicenda terribile segnata da inerzia, depistaggi, opacità e bugie del governo locale e che, dopo cinque anni, necessita ancora di una forte mobilitazione civile, politica e diplomatica per ristabilire la verità". E' quanto scrivono i gruppi Uv, Pcp e Av del Comune di Aosta in una nota con cui ricordano l'anniversario della scomparsa in Egitto del giovane ricercatore italiano.
"I gruppi "unitamente al Sindaco e alla Vice Sindaca, - si legge nel comunicato - hanno presentato lo scorso consiglio comunale un ordine del giorno per ricordare la vicenda e per testimoniare la vicinanza della città di Aosta alla famiglia e l'impegno per la ricerca della giustizia, ovunque essa sia necessaria, ricordando anche la vicenda analoga di Patrick Zaki, giovane egiziano studente all'università di Bologna, detenuto ingiustamente da più di un anno.
A causa dei tempi tecnici dovuti allo svolgimento del Consiglio stesso il punto è stato rinviato alla prossima seduta".
Secondo la maggioranza del Comune di Aosta "amministrare una città, pur in una fase storica così drammatica, non può significare la riduzione o l'accantonamento dei valori universali che sottendono al nostro sistema democratico.
Tradiremmo la nostra stessa idea di società per la quale i nostri padri fondatori hanno scritto la Costituzione e lo Statuto speciale".