Legge Vda anti-Dpcm, attesa decisione su sospensiva

Valle D'Aosta

Udienza in Corte costituzionale durata 40 minuti

E' durata circa 40 minuti l'udienza in camera di consiglio davanti alla Corte costituzionale per decidere sulla richiesta di sospensiva urgente della legge regionale della Valle d'Aosta conosciuta come 'anti-Dpcm' (la 11 del 9 dicembre 2020) avanzata dal Consiglio dei ministri. La decisione è attesa a partire dalla serata.
    La norma impugnata consente al presidente della Regione di regolare autonomamente, in deroga ai decreti nazionali, l'apertura, tra l'altro, di negozi, bar e ristoranti, la pratica sportiva e la libertà di movimento.
    Si tratta di un "doppio unicum", riferisce il professor Francesco Saverio Marini, che assiste la Regione Valle d'Aosta, in quanto "per la prima volta la Corte costituzionale si pronuncia sulla legislazione in materia di pandemia da Covid-19 e sulle competenze in conflitto tra Stato e Regioni, con decisione anche cautelare urgente" (in questo senso, l'unico precedente è "del 2010 in materia elettorale"). La Regione "rivendica la propria potestà di legiferare" per "offrire la maggior protezione possibile ai cittadini nel proprio territorio" e "rifiuta che i propri poteri di autonomia speciale possano essere compressi non da una legge del Parlamento, ma da atti unilaterali del Presidente del Consiglio dei Ministri". Il governo invece ha chiesto la sospensiva, sottolineando che la legge introduce "misure ampliative e derogatorie rispetto al quadro regolatorio nazionale, in un contesto di grave e preoccupante innalzamento della curva del contagio" e crea "rischi di esternalità negative per l'intero sistema sanitario nazionale, ancor più gravi in caso di emulazione da parte di altre regioni".
   

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