Manes, montagna 'violentata' da ottusità classe politica

Valle D'Aosta

Presidente Cpel, "piccoli comuni dimenticati da burocrati"

La "Montagna è stata 'violentata' dall'ottusità di una classe politica e di una classe dirigente che spesso promulga, legifera e ordina senza conoscere la realtà, o meglio dimenticandosi che la Montagna è vita, è cultura, è identità e non solo paesaggio, romanticismo e grandi vette". Lo scrive in un post su facebook Franco Manes, sindaco di Doues e presidente del Cpel e del Celva in occasione della Giornata internazionale della montagna.
    I "piccoli Comuni spesso e volentieri" sono "dimenticati o meglio, 'affrontati' - denuncia Manes - in maniera generica da burocrati impreparati che non hanno ancora capito che l'unica maniera di salvare questi infiniti borghi e villaggi è quella di semplificare e di dare spazio e libertà alle popolazioni che questi territori abitano. Come fanno a Roma, Parigi, Vienna, Berlino a capire cosa vuol dire tenere aperta una bottega in un Comune con 100 residenti, come fanno a capire cosa voglia dire spostarsi in questi territori. Per come la vedo, da cittadino e non da uomo delle Istituzioni, sono deluso dal sistema normativo, procedurale e istituzionale di questa Italia e di questa Europa".
    Per questo, sottolinea Manes, "oggi come ieri la Montagna necessita di dignità e di coraggio e anche di rispetto. Mi auguro che in questa giornata, la retorica venga meno, soprattutto se strumentalizzata. In questa giornata servono solo le parole dei 'Montagnards' e di tutti quei popoli delle 'terre alte' che aspettano dalle Istituzioni Europee e Nazionali concretezza e rispetto". 
   

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