COVID, il punto in Valle d'Aosta

Valle D'Aosta

Pronta ordinanza su scialpinismo e escursioni con ciaspole

Scialpinismo, escursioni, ma anche bar e ristoranti, e infine gli spostamenti tra comuni. Sono tanti i temi in questi giorni nell'agenda della Regione Valle d'Aosta che si appresta a emanare nuove ordinanze nell'ambito dell'emergenza Covid. Venerdì è atteso il primo provvedimento che dovrebbe dare il via libera alla pratica dello scialpinismo e delle escursioni con le ciaspole, per gli altri punti la situazione è più complessa e non c'è unanimità di vedute con la parte sanitaria dell'unità di crisi. "Nei prossimi giorni, saranno effettuati approfondimenti specifici sulla situazione delle attività di ristorazione in rapporto ai dati sanitari-epidemiologici della Valle d'Aosta e in relazione anche alla prossima entrata in vigore della legge regionale Misure di contenimento della diffusione del Virus sars-Cov-2 nella attività sociali ed economiche della Regione autonoma Valle d'Aosta in relazione allo stato di emergenza approvata dal Consiglio regionale" dichiara, in una nota, la Presidenza della Regione.
    Il bollettino odierno parla di 18 nuovi casi positivi (su 102 persone sottoposte a tampone) e un decesso. I contagiati attuali scendono a 783. Nelle ultime 24 inoltre si sono registrati anche 90 guariti. I pazienti ricoverati sono 98, di cui 53 nell'ospedale Parini di Aosta (10 in terapia intensiva), 40 nella clinica Isav di Saint-Pierre e 5 nell'ospedale da campo dell'esercito. Secondo il report della Fondazione Gimbe migliora in Valle d'Aosta la pressione dei malati Covid sul reparto di terapia intensiva, scesa sotto la soglia il 30 per cento (27%), mentre è in peggioramento l'indicatore dei posti letto occupati in area medica (47%) così come anche i dati relativi ai casi testati per 100.000 abitanti (608 su una media nazionale di 913) e al rapporto positivi casi-testati (30,2 per cento). In miglioramento invece le rilevazioni riguardanti gli attualmente positivi per 100.000 abitanti (692 su una media nazionale di 1.222) e il ridotto incremento percentuale dei casi (3,5 per cento contro l'8,4 in Italia). (ANSA).
   

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