30 alunni rientrati a casa,fascicolo aperto dopo esposto Regione
La procura di Aosta ha aperto un fascicolo modello 45 (per atti non costituenti notizia di reato) sulla mancata riapertura - dopo un periodo di quarantena - di una parte della scuola primaria San Francesco del capoluogo regionale, a causa dall'assenza di 21 insegnanti su 27 che non si sono sottoposti al previsto tampone per il Covid-19. Nei prossimi giorni gli inquirenti svolgeranno accertamenti per valutare l'accaduto.
Il fascicolo, affidato al pm Luca Ceccanti, è stato aperto dopo un esposto presentato dalla Regione Valle d'Aosta "per accertare - ha dichiarato in una nota diffusa venerdì l'assessore regionale all'Istruzione, Luciano Caveri - eventuali responsabilità per quanto avvenuto. La scuola è e resta, in particolar modo nel pieno di una pandemia che obbliga tutti al senso di responsabilità, un servizio pubblico essenziale".
Una trentina di alunni - ha ricostruito l'amministrazione regionale - venerdì mattina sono dovuti tornare a casa, poiché non era possibile garantire la sorveglianza, anche alla luce delle disposizioni anti-Covid, che non prevedono accorpamenti di alunni di classi diverse. Le lezioni ripartiranno in ogni caso martedì prossimo, anche senza in tamponi, con l'esaurimento della quarantena.
"La normativa vigente - hanno replicato le sigle sindacali Flc Cgil, Cisl scuola, Savt école e Snals della Valle d'Aosta - prevede che gli insegnanti possono scegliere tra sottoporsi al tampone o attendere il compimento della quarantena senza sottoporsi al test, prima di riprendere il servizio in presenza.
Pertanto, l'assenza degli insegnanti in presenza, questa mattina, rispondeva a una fattispecie prevista dalla legge e gli stessi hanno espletato il proprio servizio tramite didattica a distanza, garantendo il pubblico servizio". I sindacati hanno chiesto comunque che "sia fatta chiarezza su quanto avvenuto, anche per quanto riguarda eventuali comportamenti non previsti dalla legge e le conseguenti responsabilità".