COVID, il punto in Valle d'Aosta

Valle D'Aosta

Sei decessi e boom nuovi positivi, indice Rt scende a 1,5

Crescono i nuovi contagiati ma crescono anche i guariti in Valle d'Aosta. Secondo i dati diffusi dal bollettino nelle ultime 24 ore sono stati registrati 245 nuovi casi positivi al coronavirus (289 persone sottoposte a tampone) mentre i guariti sono stati 304. Il totale di attuali contagiati scende così da 2.363 a 2.299.
    I decessi sono stati sei e il numero totale delle vittime dall'inizio della pandemia arriva a 240 (94 nella seconda ondata di contagi). Sul fronte sanitario prosegue il trend di (lenta) riduzione del carico sull'ospedale Parini: i ricoverati sono 146 (- tre) a cui si devono aggiungere 13 pazienti (-2) in terapia intensiva. Calano anche le persone in isolamento domiciliare: da 2.199 a 2.140.
    L'indice di trasmissibilità Rt del Covid-19 nel periodo 2-11 novembre 2020 in Valle d'Aosta è sceso a 1,5 (il 31 ottobre era 1,89) secondo il monitoraggio settimanale dell'Istituto superiore della Sanità e del ministero della Salute. I casi positivi emersi nel periodo sono 784, l'incidenza è 624.7 per 100.000 abitanti. "L'epidemia in Italia seppur intensificandosi per gravità a causa di un aumentato impatto sui servizi assistenziali, mostra una lieve riduzione nella trasmissibilità rispetto alla settimana precedente - si legge in una nota - che potrebbe essere un segnale precoce di impatto delle misure di mitigazione introdotte a livello nazionale e regionale dal 14 ottobre. Tale andamento andrà confermato nelle prossime settimane e non deve portare ad un rilassamento delle misure o ad un abbassamento dell'attenzione nei comportamenti".
    Per accorciare i tempi con cui i sindaci possono revocare le ordinanze di isolamento domiciliare delle persone non più positive al coronavirus è in fase di definizione - da parte di usl, Protezione civile e enti locali - un miglioramento del sistema informatico. Con i numeri della seconda ondata di contagi, infatti, in molti casi i sindaci hanno lamentato di non aver più ricevuto le email da parte dell'autorità sanitaria con i certificati di guarigione dei loro cittadini. In assenza di questi documenti non era possibile far cessare le ordinanze di isolamento, costringendo persone guarite a rimanere a casa.

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