L'estate del gigante, Brizzi racconta giro Monte Bianco

Valle D'Aosta

Itinerario "cult" per trekkers, tra Italia, Francia e Svizzera

"Il Monte Bianco non ci incita né ci sopporta, non ci lusinga né ci tradisce. Egli è, dall'inizio dei tempi, e appare grandioso perché grandiosa è la sua indifferenza. A me non sarà mai dato salirlo: mi basta stare qui, godere della sua vista. L'ho visto, e tanto mi appaga; non mi illudo che lui abbia visto me". E' quanto scrive l'autore bolognese Enrico Brizzi nel nuovo libro 'L'estate del gigante' (320 pagine, editori Ponte alle Grazie e Club alpino italiano) nel quale racconta il viaggio a piedi intorno al Monte Bianco.
    Si tratta di un itinerario escursionistico "di culto", tra i più popolari in tutta Europa, che si snoda tra i 1.000 e i 2.600 metri di quota, in Italia, Francia e Svizzera. Privo di passaggi tecnici su roccia o ghiaccio, è percorribile in estate da qualunque escursionista in buona forma. Si compie in 10/12 giorni con un dislivello totale di 10.000 metri.
    "Brizzi ci racconta che camminare fra Courmayeur, Chamonix e il lago incantato di Champex - si legge nella presentazione del libro - significa ben più che compiere un viaggio in montagna, ma rappresenta anche una escursione tra le epoche attraverso la letteratura del tempo, di cui il Monte Bianco è particolarmente ricco: dai tempi in cui le ripide pietraie e le morene dei ghiacciai erano battute unicamente da cercatori di cristalli e cacciatori di camosci, fino ai giorni nostri, sfiorando le avventure di nobiluomini dai baffi a manubrio e intraprendenti signorine decise a dimostrare che il gentil sesso non aveva diritto solo al voto, ma anche a dire la propria sulle montagne".
   

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