Rischio è ricorso massiccio a didattica a distanza
"La procedura concorsuale prevista per il mese di agosto per l'assunzione dei docenti precari, peraltro in piena emergenza epidemiologica, non consente l'assunzione dei vincitori e la loro stabilizzazione già dal mese di settembre, con la naturale conseguenza di un aggravamento del precariato già presente in Valle d'Aosta da numerosi anni e un alto numero di cattedre vacanti, in un momento in cui invece la scuola avrebbe bisogno di organici definiti e operativi sin dai primi giorni di settembre". E' quanto dichiara Alessandra Biagi, referente del gruppo "Professori senza cattedra" di cui fanno parte docenti precari valdostani. "Il problema del precariato degli insegnanti - aggiunge - si unirebbe poi alla carenza di organico, in quanto, né a livello italiano né a livello valdostano, è stato previsto un suo potenziamento e adeguamento a fronte dell'emergenza sanitaria nell'ottica di una riduzione del numero di alunni per classi e del ricorso ad una didattica essenzialmente in presenza.Avere un alto numero di docenti precari e in numero assolutamente insufficiente, come lo è attualmente, non può che comportare un ricorso massiccio alla didattica a distanza anche a settembre, con evidenti problematiche per ragazzi e genitori".
I "Professori senza cattedra" propongono di fare "un concorso straordinario per titoli che consenta il conseguimento dell'abilitazione per i candidati e si concluda con una prova orale selettiva che valuti realmente le competenze acquisite sul campo: tale modalità di selezione consentirebbe di accelerare e snellire le procedure concorsuali per garantire una stabilizzazione dei docenti fin da settembre permettendo un regolare avvio dell'anno scolastico".