"Ordinanza chiusura cantieri all'aperto ma nulla su fabbriche"
(ANSA) - AOSTA, 23 MAR - "Riaprire uno stabilimento nel clou dell'emergenza coronavirus (e con l'incremento di contagiati anche nella nostra regione) non ci sembrava opportuno. Ma ci ha lasciato basiti il silenzio e il lassismo della politica regionale". Lo dichiara Fabrizio Graziola, segretario generale Fiom Valle d'Aosta, in merito all'annuncio della riapertura della Cogne acciai speciali dal 25 marzo "dopo la sanificazione dello stabilimento, chiesta con forza dalle organizzazioni sindacali".
"Non è ancora chiaro - prosegue Graziola in una nota - come mai il prefetto abbia fatto un'ordinanza, imponendo lo stop dei cantieri e delle attività all'aperto e invece sulle fabbriche il silenzio. I lavoratori della Cogne e delle altre fabbriche, che non producono beni di prima necessità sono immuni al virus? Ora è arrivata la stretta dal governo Conte, dopo il pressing a livello nazionale della Cgil e delle altre organizzazioni sindacali. Certo che come Fiom ci aspettavamo un'attenzione maggiore da parte della politica valdostana, soprattutto dopo l'annuncio di riapertura fatto dalla Cogne. Ci aspettavamo una presa di posizione, come quella che è stata fatta per i cantieri. Invece niente. La salute di tutti, lavoratori delle fabbriche compresi, è troppo importante per essere messa in secondo piano". "È chiaro - conclude Graziola - che dopo le parole del Presidente Conte, tutte le fabbriche, che non producono beni di prima necessità, si dovranno fermare anche in Valle d'Aosta". (ANSA).