Discarica Pompiod, quattro indagati

Valle D'Aosta
@ANSA

Indagine condotta da gdf e forestale per violazioni ambientali

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Con l'accusa di "gestione illecita della discarica di Pompiod" e di "inquinamento ambientale" la procura di Aosta ha iscritto quattro nomi nel registro degli indagati: si tratta di Umberto Cucchetti, amministratore della società che gestisce la discarica (Ulisse 2007 Srl); Fabrizio Zandonatti, rappresentante legale di Agrigarden Ambiente Srl, Silvio Cuneaz, ex gestore della discarica e della dirigente regionale Ines Mancuso. La discarica, sita nel comune di Aymavilles, è stata sequestrata in quanto, secondo le prime indagini, avrebbe "accolto materiali contaminati". Il blitz ha interessato, oltre alla Valle d'Aosta, anche il Piemonte e la Lombardia. Sono state eseguite circa 15 perquisizioni in abitazioni, imprese ed uffici della pubblica amministrazione.

Secondo gli inquirenti "nella discarica, abilitata alla ricezione di soli materiali inerti, sarebbero stati depositati i residui di scavi provenienti da aree inquinate, tutte individuate, fuori dalla Valle d'Aosta". "La competente struttura regionale in materia di ambiente - si legge in una nota - avrebbe concesso, in modi e forme non corretti ed in assenza dei presupposti legislativi, deroghe alla normativa vigente, in relazione ai rifiuti che è possibile conferire nell'indicato sito di smaltimento". Nell'operazione sono stati impiegati oltre 50 agenti della forestale e della guardia di finanza.


Indagini, a Pompiod 1.150 tonnellate non ammesse - Sono circa 1.150 le tonnellate di rifiuti di categorie non ammesse - secondo gli inquirenti - ma depositate a partire dal giugno 2018 (data della riapertura) ad oggi nella discarica di Pompiod, a Aymavilles, posta stamane sotto sequestro su ordine del pm Eugenia Menichetti. Materiali che - in base alla relazione sull'anno 2018 del gestore, Ulisse 2007 srl - potrebbero essere rifiuti speciali non pericolosi confluiti però, secondo le indagini, in una discarica per inerti. Si tratta, tra l'altro, di terre e rocce provenienti da siti di bonifica.
Con il decreto di sequestro probatorio emesso, gli inquirenti mirano ad approfondire la natura dei rifiuti che si trovano in discarica, anche attraverso la consulenza di un tecnico. L'unica attività autorizzata nell'area è la manutenzione mentre da stamane è impossibile conferire altro materiale di scarto.
Riguardo alle singole posizioni, una società di Silvio Cuneaz è proprietaria del terreno e - secondo gli inquirenti - lui stesso ha lavorato nel corso dell'anno con la discarica. Da approfondire la posizione di Fabrizio Zandonatti, la cui società è nello stesso ramo della Ulisse 2007, anche in riferimento ai rapporti con i cittadini contrari al sito.(ANSA).

M5S, preoccupazioni trascurate da maggioranza - Il Movimento 5 Stelle della Valle d'Aosta "segue con preoccupazione lo svolgersi degli eventi, consapevole delle gravi conseguenze ambientali e sociali che si delineano se si dovessero accertare reati tanto gravi per l'ambiente e per la salute dei valdostani". E' quanto si legge in una nota del M5S in merito all'operazione della guardia di finanza e della forestale che ha portato al sequestro della discarica di Pompiod per reati ambientali. Inoltre ricorda "le molteplici azioni portate in Consiglio regionale e in Parlamento dai portavoce eletti in Valle d'Aosta per il Movimento 5 Stelle, ultima in ordine di tempo l'emendamento alla mozione sulla discarica, che testimoniano le preoccupazioni da tempo espresse nei confronti della gestione e dell'autorizzazione di questa discarica, sempre minimizzate, se non trascurate, dall'attuale maggioranza".

Adu, ora stop alla discarica di Chalamy - In riferimento al sequestro della discarica di Pompiod per presunti reati ambientali, Ambiente Diritti Uguaglianza (Adu) "si augura che anche per quanto riguarda la discarica sullo Chalamy si ascoltino le richieste dei cittadini che animano il Comitato 'La Valle non è una discarica'". Comitato - ricorda Adu, che "ha dato inizio a una raccolta di firme contro l'apertura della nuova discarica e, contestualmente, per la chiusura di quella di Pompiod".
   

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