'Con skipass a proprietari alimentato mercato non legale'
Prima del 2016 alcuni proprietari sui cui terreni passano le piste da sci della Monterosa spa "hanno taglieggiato la società" attraverso i canoni d'affitto, corrisposti anche attraverso la cessione di skipass stagionali (complessivamente 300-350 tessere). E' quanto ha riferito oggi Giorgio Munari, presidente della partecipata regionale, audito dalla quarta commissione del Consiglio Valle. "Ci sono persone che danno la gratuità totale per il passaggio della Monterosa e degli altri che, a mio avviso, pretendevano delle cifre esorbitanti". Tra i casi citati da Munari quello di un proprietario che riceveva 24 skipass e 200 chili di Fontina all'anno a fronte di un canone che, secondo i parametri regionali, dovrebbe essere di soli 858 euro.
Prima dell'insediamento dell'attuale consiglio di amministrazione "venivano dati i famosi stagionali, dalla società Monte Rosa non uscivano delle somme di denaro da corrispondere a queste persone - ha spiegato Munari - ma usciva questo bene che contabilmente non veniva quantificato, dopo di che questi stagionali venivano distribuiti sul mercato e la società Monte Rosa aveva la tracciabilità delle persone che lo andavano a prendere e quindi la Monte Rosa era partecipe di un mercato a mio avviso finanziariamente non proprio legale".
A fine novembre 2015 la società "per un aspetto fiscale ha deciso di inviare una lettera ai proprietari dei terreni avvertendoli che quello sarebbe stato l'ultimo anno in cui la Monte Rosa dava questo tipo di possibilità". "C'era inoltre - ha aggiunto - un problema di equità di trattamento tra quelli che prendono gli stagionali e quelli no".
L'audizione di oggi, trasmessa in streaming sul sito internet del Consiglio Valle su richiesta dello stesso Munari, è stata programmata dopo l'approvazione da parte dell'assemblea di un ordine del giorno dell'opposizione (con il voto determinante del consigliere Claudio Restano di maggioranza) che dispone la non conferma di Munari e dei membri del cda.