Libera, in Vda corruzione è emergenza

Valle D'Aosta
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Mafia percepita come "fenomeno marginale"

La Valle d'Aosta è una regione dove la mafia viene percepita come "fenomeno marginale", o comunque non socialmente pericoloso, dove è segnalata la "presunta corruzione di magistrati", dove il coinvolgimento della sfera politica nel fenomeno corruttivo è posto in evidenza soprattutto dai giovani e dove chi potrebbe o dovrebbe denunciarlo ha paura delle conseguenze. E' la fotografia sulla percezione e presenza delle mafie e della corruzione in Valle d'Aosta scattata da Libera nel rapporto 'LiberaIdee', che verrà presentato a Palazzo regionale (alla presenza di don Luigi Ciotti). La percezione della diffusione della corruzione in Valle d'Aosta risulta pratica abbastanza diffusa (51,5%), più alta rispetto al campione nazionale: il 54,9% circa del campione dichiara di conoscere personalmente o di aver conosciuto in passato qualcuno coinvolto in pratiche corruttive.  Chi potrebbe o dovrebbe denunciarla ha paura delle conseguenze - 80,4% delle risposte - o ritiene corrotti anche gli interlocutori cui dovrebbe presentare la denuncia (43,6%), o pensa la corruzione sia difficile da dimostrare (41,1%), o la valuta inutile perché non cambierebbe nulla (32,5%) o, ancora, ritiene la corruzione un fatto normale (18,4%). Infine il coinvolgimento nella corruzione viene considerato significativo nei confronti di membri del governo e del Parlamento (55,2%) e dei partiti (52,8%).
   

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