Mediazione Ue sarebbe importantissima, ma serve ruolo Usa
(ANSA) - FABRIANO, 11 MAR - "Mentre la gente scappa dall'Ucraina e la tenaglia russa su Kiev avanza, non si capisce chi può essere il mediatore, chi può mettere a posto la situazione". Lo ha detto Romano Prodi, intervistato ieri sera in collegamento streaming da Marco Damilano durante un'iniziativa a favore della candidata sindaca di Fabriano Daniela Ghergo. "Sono convinto - ha aggiunto - che sarà importante nelle prossime ore o nei prossimi giorni un'iniziativa politica degli Usa più diretta di quello che hanno fatto sinora. Ma ora dobbiamo aspettare e accogliere coloro che vengono da noi". "Se ragionassi in modo razionale - ha detto ancora - direi che il ruolo vero di mediatore non può che essere dell'Europa, ma il problema sono le concessioni. Una delle condizioni poste da Mosca è che l'Ucraina non entri nella Nato. Ma gli ucraini lo accettano? La mediazione europea sarebbe importantissima, ma un ruolo americano sarebbe comunque indispensabile" ha sottolineato Prodi. Secondo l'ex presidente del Consiglio ed ex presidente della Commissione Europea, l'incontro di ieri ad Antalya "è molto interessante" con la Turchia come mediatore: "è membro della Nato, ma è anche molto legata alla Russia, ed è in una fase politica bizzarra. Ha comperato gli aerei militari Usa e i missili dalla Russia". Per un altro mediatore "si pensa subito alla Cina, legata alla Russia, ma che non vuole che vada avanti questa guerra. E che commercia con Europa e Stati Uniti 10 volte più della Russia. Almeno per qualche anno - ha spiegato - il suo futuro è legato a Usa e Europa. Vuole che la guerra finisca, ma non vi vuole metterci le mani dentro"; Per questo "sono convinto che sarà importante un'iniziativa politica delitica deli Usa più diretta". (ANSA).