Uil, diminuzione complessiva ma casi non legati a pandemia +33%
Una media di oltre 30 infortuni sul lavoro al giorno nelle Marche, escludendo quelli legati al Covid, secondo i dati diffusi dal Centro Studi Uil che ha incrociando i dati Inail sugli infortuni totali e sui soli casi di contagio sui luoghi di lavoro. L'Inail ha registrato 480 infortuni totali nella provincia di Ancona, 334 in quella di Pesaro Urbino, 273 a Macerata, 126 a Fermo e 124 ad Ascoli Piceno. Gli infortuni di lavoratori italiani passano da 1.155 a 1.162; quelli dei lavoratori comunitari da 67 a 40; quelli extracomunitari da 175 a 161. Circa le differenze di genere gli infortuni delle donne passano da 709 a 677, degli uomini da 688 a 686.
L'inizio dell'anno nelle Marche è stato contrassegnato dai 1.363 infortuni di gennaio, con un calo del 2,43% rispetto allo stesso mese del 2021. "Se però andiamo a togliere i casi legati direttamente alla pandemia - evidenzia Claudia Mazzucchelli, segretaria generale della Uil Marche - ci accorgiamo che gli infortuni hanno in realtà subito un'impennata del 33%. Se lo scorso anno il dato degli infortuni era fortemente condizionato dal virus (oltre il 48%) nel mese di gennaio gli stessi risultano essere circa il 30% del totale". La campagna vaccinale, raggiungendo sempre più persone, ha di fatto rallentato la pandemia tanto che i contagiati sono passati dai 680 del 2021 ai 409 di quest'anno. "Non possiamo - conclude la segretaria generale Uil Marche - più attendere oltre per avere più investimenti in prevenzione, maggiori controlli e il potenziamento degli organici degli operatori della vigilanza e ispezione". (ANSA).