110mila euro 'fondi Covid' indebiti a 5 aziende, denunce Gdf

Marche

San Benedetto T., conti falsi, operazioni fantasma e distrazioni

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(ANSA) - SAN BENEDETTO DEL TRONTO, 09 FEB - Dalla falsa indicazione di dati contabili e certificazione di operazioni commerciali mai poste in essere, alla ricorrenza di vere e proprie distrazioni delle risorse ottenute per finalità non attinenti all'esercizio dell'attività imprenditoriale. Sono alcune delle irregolarità riscontrate dalla Compagnia della Guardia di Finanza di San Benedetto del Tronto (Ascoli Piceno) su cinque imprese del Piceno beneficiarie di indebiti contributi di sostegno (o somme distratte) per un totale di circa 110mila euro nell'ambito dell'emergenza Covid. A carico di tali aziende, secondo gli investigatori sarebbero emerse gravi anomalie nella percezione di emolumenti, "Finanziamenti assistiti da garanzia statale" connessi all'emergenza sanitaria, concessi dallo Stato per fronteggiarne gli effetti negativi, ad esempio la carenza di liquidità, con sovvenzioni in tempi stretti.
    I rappresentanti legali delle cinque società ispezionate sono stati denunciati alla Procura di Ascoli Piceno per i reati di malversazione e/o di indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato. Per tre di loro, che hanno trasferito l'indebito finanziamento in altre realtà imprenditoriali, è scattata anche la denuncia per il più grave delitto di autoriciclaggio, per un profitto illecito reimpiegato pari a 67.500 euro. Le verifiche sulle cinque aziende rientra in una più complessa attività d'intelligence verso la platea di imprese della provincia picena messa in campo dalle Fiamme gialle di Ascoli. Considerata la natura di risorsa pubblica della misura in questione, è stata interessata anche la Procura presso la Corte dei Conti per le Marche di Ancona, competente a rilevare l'eventuale sussistenza di profili di responsabilità erariale da sommarsi a quelli di carattere penale. (ANSA).
   

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