Nidil Cgil, 40 'precari di Stato' Marche rischiano il posto

Marche

Contratti scadono a fine anno, serve stabilizzazione

(ANSA) - ANCONA, 06 DIC - La Nidil-Cgil delle Marche, che rappresenta i 300 lavoratori interinali impiegati nelle pubbliche amministrazioni (esclusi quelli della sanità) lancia un allarme perché 40 di loro, dislocati presso gli uffici delle Questure, delle Prefetture e delle Commissioni territoriali delle province, rischiano il posto alla scadenza del contratto prevista il 31 dicembre prossimo. In un incontro stampa ad Ancona le responsabili Nidil (Nuove Identità di Lavoro) di Ancona Elisa Marchetti, di Pesaro Valentina D'Addario e di Macerata Loredana Guerrieri, hanno spiegato che la proroga ottenuta dopo ripetuti incontri dal Governo per mantenere il lavoro fino alla scadenza dello stato di emergenza Covid, non dà ai dipendenti del settore nessuna garanzia occupazionale.
    "Chiediamo la stabilizzazione di questi lavoratori che riteniamo a tutti gli effetti precari di Stato - hanno detto le sindacaliste -, non solo per assicurare loro il lavoro, ma anche per garantire efficienza agli importanti servizi svolti in materia d'immigrazione, come pratiche relative all'emersione del lavoro nero, alla protezione internazionale e ai permessi di soggiorno". Si prevede infatti, secondo i sindacati, che il prossimo anno il flusso migratorio verso l'Italia possa arrivare a 80mila unità, a fronte di una carenza del 20% di personale preposto ad occuparsi di questo problema. Con la fuoriuscita dei lavoratori interinali, a giudizio di Nidil, si rinuncerebbe a preziose competenze che potrebbero essere utilizzate anche in altri uffici, provocando una riduzione dei servizi ai cittadini.
    "Per questi motivi - hanno concluso gli esponenti sindacali Cgil - terremo alta la guardia sulla questione, promuovendo eventualmente anche ulteriori iniziative per avviare un giusto percorso di stabilizzazione di questi lavoratori". (ANSA).
   

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