Giunta, interventi 200mila euro con fondi Ministero Interno
(ANSA) - ANCONA, 18 NOV - La Giunta comunale di Ancona ha approvato ieri due delibere relative ad interventi nell'area della frana e che riguardano l'aggiornamento-potenziamento del sistema di monitoraggio e la manutenzione straordinaria dei pozzi drenanti, bonifica idraulica, drenaggi profondi delle uscite a mare. Gli interventi costeranno circa 200mila euro e sono finanziati dal Ministero dell'Interno.
L'Assessore ai Lavori Pubblici, Paolo Manarini ha sottolineato la rilevanza di questi interventi finalizzati alla sicurezza dei cittadini e delle fondamentali infrastrutture di collegamento alla città; ha preannunciato che sarà fissata una conferenza stampa insieme all' Università politecnica delle Marche in cui verrà sottolineata l'importanza della convenzione di ricerca, stipulata tra Ancona e Univpm, finalizzata all'analisi dei dati di monitoraggio della frana.
La frana si verificò nella notte tra il 12 ed il 13 dicembre 1982 (40/o il prossimo anno(, fu profonda e coinvolse 342 ettari di terreno urbano e sub-urbano; tra le aree più colpite Borghetto, Posatora e, in parte, Torrette. Il movimento franoso danneggiò due ospedali e la Facoltà di Medicina dell'Università di Ancona, lese o distrusse 280 edifici, per un totale di 865 abitazioni, divelse la ferrovia e la strada costiera su un fronte di circa 2,5 km. Furono 3.661 le persone evacuate (1.071 famiglie) e circa 500 persone persero il lavoro.
Dal 2000 le analisi geologiche e geotecniche dei meccanismi di frana, hanno portato il Comune a studiare, monitorare e fare opere di prevenzione per ridurre il rischio di una nuova frana.
Nel 2002 la Regione ha promulgato una legge specifica che ha consentito all'Amministrazione di creare un sistema di allarme rapido (Early Warning) e un piano di emergenza. Il Comune ha messo in atto un sistema tecnico di monitoraggio, negli anni preso a riferimento come buona pratica da scienziati di vari Paesi. Il nuovo intervento aggiorna e migliorato il sistema con innovazioni tecnologiche che mettono in relazione i dati di monitoraggio superficiale e geotecnico profondo, consentendo di interpretare meglio lo stato della frana. A questo intervento si accompagna la manutenzione straordinaria dei pozzi drenanti.
(ANSA).