Donna di 59 anni rischia processo per appropriazione indebita
Beneficia di una pensione di invalidità civile per dieci anni anche se non ne aveva più diritto. Adesso una macedone di 59 anni, la cui ultima residenza risulta essere a Cupramontana, rischia di finire a processo per appropriazione indebita. L'assegno, poco più di 260 euro al mese, lo ha continuato ad incassare nonostante avesse lasciato l'Italia dal 2008, portando via dalle casse pubbliche poco più di 32mila euro. Fino al primo febbraio 2018 l'ente previdenziale le ha accreditato la cifra perché l'imputata non avrebbe comunicato all'Inps di aver lasciato il l'Italia per tornare nel sui Paese di origine. Tornando all'estero la 59enne, stando all'accusa, avrebbe perso il diritto a riscuotere l'assegno mensile di assistenza, una previdenza economica che decade dal momento in cui si lascia l'Italia. Ci sono voluti però dieci anni prima che l'Inps, grazie ad un controllo incrociato della pubblica amministrazione, si accorgesse dell'ammanco e si attivasse con una denuncia per riavere indietro la somma. Questa mattina era in programma l'udienza preliminare, al tribunale di Ancona, davanti alla gup Paola Moscaroli che ha rinviato però al 15 febbraio per dare modo di rintracciare l'imputata e notificarle la pendenza penale. La donna è difesa dall'avvocato Giuliano Natalucci. (ANSA).