'Gente vuole dai brand assunzione responsabilità, parole agite'
(ANSA) - URBINO, 15 NOV - Lo scrittore pubblicitario Paolo Iabichino ha ricevuto oggi la Laurea Magistralis honoris causa in Comunicazione e pubblicità per le Organizzazioni dall'Università degli studi di Urbino "Carlo Bo". Tra le motivazioni la collocazione di Iabichino "tra i pubblicitari italiani più conosciuti e apprezzati a livello nazionale e internazionale, anche per la sua sensibilità nei confronti di un linguaggio pubblicitario meno commerciale e più sociale".
Iabichino scrive pubblicità dal 1990. È stato tra le firme di Wired Italia e del mensile del No Profit Vita. Nel 2018 ha ricevuto il Premio Emanuele Pirella come "comunicatore dell'anno". "La pubblicità civile. Il futuro della comunicazione d'impresa, per dare un futuro alla comunicazione d'impresa" il tema della Lectio Magistralis, in cui il pubblicitario sostiene che, secondo una ricerca dell'Ipsos, "un italiano su due, se deluso dal comportamento di un brand, smetterebbe di acquistarlo", confermando così la convinzione che "l'impegno civico delle aziende ha una ricaduta economica precisa e il suo comportamento sociale ormai è un potente driver di acquisto". Iabichino ha creato con Ipsos l'Osservatorio Civic Brands: "abbiamo rilevato - ha detto - che negli ultimi anni, si è registrata una crescente sensibilità nelle persone che iniziano a chiedere alle aziende un'assunzione di responsabilità rispetto a tematiche social". Un trend potenziato dalla pandemia: " da anni ormai, siamo di fronte a un nuovo consumatore, molto più attento nel giudicare il comportamento di un'azienda.
Consumatori che hanno bisogno di chiarezza, verità e trasparenza da parte delle aziende. Il vecchio modello di business, che vedeva come unico obiettivo quello di massimizzare il profitto, viene messo in discussione da un modello virtuoso in cui l'impresa non è soltanto percepita come un attore economico che opera nel mercato, ma come un protagonista inserito all'interno del contesto, capace di migliorare la società e la vita delle persone con le proprie azioni a partire dai propri dipendenti, in grado di prendere posizione su argomenti inerenti i diritti civili e la parità di genere". (ANSA).