Premio Rotondi a Colalucci, Demnig, Aufreiter, Emiliani

Marche

Tra premiati anche operaio San Marco a Venezia

(ANSA) - SASSOCORVARO, 23 OTT - Il restauratore Gianluigi Colalucci (alla memoria), lo scultore tedesco Gunter Demnig, 'padre' delle Pietre d'inciampo, Walter Pirolo, operaio carpentiere della Basilica di San Marco di Venezia, l'ex direttore del Palazzo Ducale di Urbino e del Polo Museale delle Marche Peter Aufreiter sono tra i vincitori del Premio 'Pasquale Rotondi', giunto alla 23/a edizione, intitolato al soprintendente di Urbino che coordinò "l'Operazione salvataggio" durante la Seconda Guerra Mondiale, mettendo al sicuro tanti capolavori nella Rocca di Sassocorvaro (Pesaro Urbino). Oggi, a Sassocorvaro, la cerimonia per il riconoscimento, articolato in varie sezioni. Il premio per la sezione Mondo è stato attribuito (alla memoria) a Gianluigi Colalucci, che diresse i restauri della Cappella Sistina. Demnig è stato premiato nella sezione Europa per "avere salvato attraverso l'arte la memoria dell'Olocausto, con le pietre in bronzo dorato apposte in tutta Europa davanti ai portoni dai quali uscirono per l'ultima volta i deportati verso i lager nazisti". Premio sezione Italia a Walter Pirolo, operaio carpentiere della Basilica di San Marco di Venezia, "simbolo delle maestranze che da secoli curano la manutenzione di straordinari tesori d'arte" e per l'impegno dimostrato durante l'acqua alta del novembre 2019. Premio sezione Marche a Peter Aufreiter, già alla guida della Galleria Nazionale delle Marche a Urbino: "in quattro anni ha organizzato venti mostre, tra le quali l'ultima dedicata a Raffaello, facendo tornare il Palazzo Ducale vicino alla gente". Tra gli altri premiati lo scultore Umberto Corsucci, fondatore del Misam (Museo internazionale di sculture all'aperto) a Montemaggiore di Rimini, il Consorzio della Rete dei Laboratori Universitari di Ingegneria Sismica e Strutturale Reluis, il giornalista e scrittore Vittorio Emiliani, l'attore, pittore e regista Carlo Simoni, e infine per la la sezione Memoria, tributo alla figura di Andrea Alberti, architetto, per molti anni funzionario responsabile del patrimonio architettonico di Ferrara, "protagonista dei più importanti interventi di recupero e di restauro. Soprintendente al Veneto Orientale e a Brescia".
    (ANSA).
   

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