Presentazione in Consiglio regionale, iniziativa condivisa Mfe
(ANSA) - ANCONA, 11 OTT - Marche e delegazione Aiccre Marche (Associazione italiana per il consiglio dei Comuni e delle Regioni d'Europa), primi a partire con la Conferenza sul futuro dell'Europa, a Senigallia il 13 ottobre, in previsione della Conferenza nazionale. L'evento è stato presentato a Palazzo delle Marche ad Ancona, dal presidente del Consiglio regionale Dino Latini, da Massimo Seri (sindaco di Fano e presidente Aiccre Marche), Massimo Bello (presidente del Consiglio comunale di Senigallia e vice presidente Aiccre Marche), da Marco Zecchinelli, segretario Movimento federalista europeo-Pesaro Urbino, e Alfredo Bardozzetti (Mfe Ancona).
"Con la Conferenza sul futuro dell'Europa - hanno detto i promotori dell'evento - l'Ue offre una finestra di dialogo per ragionare sulle sfide e sulle priorità dei prossimi anni, consultando il più ampio numero possibile di cittadini e istituzioni". Oltre all'iniziativa a Senigallia (che si terrà alle ore 17 nell'Aula consiliare Giuseppe Orciari del Comune), l'Aiccre-Federazione Marche promuoverà altre iniziative, sempre per favorire l'ascolto dei territori in un processo di "partecipazione diffusa".
La Conferenza, ha spiegato Seri, "ha lo scopo di avvicinare l'Europa ai cittadini, nella consapevolezza della necessità di una riforma: la gente sente lontana l'Europa - ha aggiunto -colpa anche dei Paesi membri, che per forti difficoltà interne scaricano la responsabilità sull'Europa; ma nei momenti difficili si riparte grazie all'Europa (dalla Ceca alla moneta unica al dopo-Covid) e la rinascita è possibile con questa nuova forma indebitamento europeo e con il Pnrr. Ora c'è un atteggiamento nuovo verso la politica e verso l'Europa".
Bello ha ricordato che "la Conferenza si tiene a 71 anni dalla Dichiarazione di Schumann" (nel 70/o le iniziative sono state bloccate dalla pandemia). E' l'occasione, ha aggiunto, "per una riflessione delle autorità locali: l'Europa fu disegnata partendo dall'alto, ora l'Ue pensa che la democrazia europea debba partire dal basso". (ANSA).
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