Da Torre Rotonda a Calcinaro. Sindaco, parte ancora più debole
Non c'è pace per la cinta muraria di Corinaldo, simbolo del borgo tra i più belli d'Italia. Nella stessa area dove tre settimane fa era crollata una porzione di mura, si sono create grosse crepe che lasciano presagire altri cedimenti. Fino a metà pomeriggio, non si sono registrati distacchi ma è possibile che rapidi sviluppi si possano verificare nelle prossime ore data la gravità della situazione. La zona interessata è sempre quella lungo via del Fosso, nel tratto che va dalla torre della Rotonda alla torre del Calcinaro. Lo stesso su cui poggiava l'abitazione demolita d'urgenza nella notte tra il 19 e il 20 febbraio.
Una porzione di almeno 50 metri di larghezza per un'altezza di circa 10 metri è a rischio. "La parte di mura già danneggiata dal crollo del mese scorso si è ulteriormente indebolita - ha spiegato Matteo Principi, sindaco di Corinaldo - e ora sta cedendo una porzione a pochi metri dalla precedente ferita, strettamente collegata ad essa. Purtroppo era uno scenario prevedibile e infatti avevamo lasciato apposta la strada chiusa al traffico, proprio per evitare cedimenti che potrebbero esserci a breve". Intanto, a causa dell'emergenza Covid, è 'saltato' il sopralluogo del presidente della Regione Francesco Acquaroli, mentre continuano gli studi per stabilire gli interventi da eseguire sia nell'immediato che sul lungo periodo.
(ANSA).