Sintomi lievi per prelato che risiede in episcopio
La positività al coronavirus del vescovo di Fano, Fossombrone, Cagli e Pergola, mons. Armando Trasarti ha fatto scattare il piano di quarantena fra tutte le persone che sono venute in contatto con l'alto prelato.
L'Ufficio Diocesano per le Comunicazioni sociali di Fano, informa che il vescovo Trasarti sta "affrontando con serena fiducia il decorso del Covid risiedendo in episcopio".
La situazione clinica "è stabile senza cambiamenti degni di nota". Il suo segretario particolare don Luca Santini sta invece affrontando il Covid, stando a casa, seguito dai medici e attenendosi ai protocolli: la situazione sta andando verso un decorso positivo. Le quattro suore che vivono nel palazzo vescovile, riferisce ancora l'Ufficio diocesano, "negative al Covid dopo il secondo tampone, vivono la loro vita attenendosi con prudenza ai protocolli, mentre i preti che soggiornano nella Casa del Clero adiacente al palazzo vescovile di Fano "hanno fatto il tampone preventivo e sono in attesa della risposta, ma tutti non hanno sintomi particolari.
"Nessun altro prete, parroco e personale degli uffici in Diocesi, è malato di Covid o in quarantena anche solo preventiva. - informa l'Ufficio - Gli uffici di curia sono regolarmente aperti e si attengono con scrupolo, come gli altri uffici pubblici, alle norme e ai protocolli per arginare l'emergenza Covid. Teniamo a sottolineare - continua la nota - che con grande prudenza in questi mesi le parrocchie hanno affrontato con maturità la pandemia, garantendo i servizi religiosi come consentito dai Dpcm e dagli accordi dello Stato Italiano con la Conferenza Episcopale Italiana".
"Questa occasione ci è propizia per manifestare la vicinanza della comunità cristiana a tutti i malati, non solo quelli di Covid, presenti nei nostri ospedali e nelle case. La celebrazione della Giornata del Malato, domani 11 febbraio, - comunica l'Ufficio diocesano per la comunicazioni sociali - ci vedrà ancor più impegnati nel pregare e nell'affrontare con maturità questo tempo che consideriamo sempre e comunque nelle mani di Dio e quindi capace di offrirci la possibilità di essere migliori mettendo al centro la persona e non il profitto, il prendersi cura e non l'indifferenza". (ANSA).
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