'Per centrodestra non è priorità'
(ANSA) - ANCONA, 20 GEN - Il gruppo consiliare regionale del Pd delle Marche spara a zero sulla linea della Giunta di centrodestra sulla scuola: prima l'ordinanza del presidente Francesco Acquaroli che ha prolungato la Dad al 100% per le superiori fino al 31 gennaio compreso, poi la decisione di riprendere le lezioni in presenza al 50% da lunedì 25 gennaio.
"Per il centrodestra la scuola non è una priorità" hanno detto i consiglieri regionali dem in un incontro stampa. sottolineando il ritardo nel confronto e nella ricerca di soluzioni. il capogruppo Maurizio Mangialardi ha stigmatizzato "un approccio confusionario e pressapochista di tutta la gestione della pandemia". Gestione per altro "troppo sincrona con le decisioni dei leader della Lega e Fratelli d'Italia, che non a caso hanno dato il loro plauso alle ultime decisioni prese". Nel mirino dei dem l'idea di riapertura la prossima settimana "in modo raffazzonato, mentre bisogna garantire la sicurezza di ragazzi, dei docenti e del personale e del personale", la scelta di lasciare alla scuola solo i "residui logistici" dello screening con tamponi antigenici rapidi, che invce avrebbe dovuto essere mirato per la scuola; gli investimenti per sistemi di ventilazione e sanificazione per le scuole e per apparecchi informatici per studenti bisognosi. I primi due non potranno essere acquistati e installati prima dell'inizio della scuola e comunque 3 milioni per 1.200 edifici scolastici "sono pochi" secondo Anna Casini. I soldi per pc e tablet sono "un doppione clamoroso" di quelli erogato dal Ministero dell'Istruzione, per Antonio Mastrovincenzo. Andrea Biancani e Micaela Vitri hanno proposto do utilizzare i circa 800mila test antigenici rapidi che avanzeranno dall'operazione 'Marche Sicure' per il mondo scolastico. (ANSA).