Pg Marche, rischio infiltrazione aggravato dopo sisma 2016
In alcuni casi nella zona del 'cratere' marchigiano "è emerso che l'attività di rimozione delle macerie è stata realizzata da ditte censite dalla Direzione distrettuale antimafia di altri uffici requirenti e nei cui confronti sono state formulate richieste tese a vietarne la stipula di contratti con la pubblica amministrazione". Lo rileva il procuratore generale delle Marche Sergio Sottani nella sua relazione per l'apertura dell'anno giudiziario nelle Marche.
Questi episodi sono stati rilevati nell'ambito dell'attività di controllo prevista dal Crasi (Centro di raccordo, analisi e sviluppo informativo) un protocollo sottoscritto dalla Procura generale con la Dna per monitorare i cantieri della ricostruzione e da un altro accordo con l'Anac. In precedenza, sempre durante queste verifiche, era emersa la presenza nei cantieri della Sae (Soluzioni abitative di emergenza) di soggetti connessi a fenomeni di criminalità organizzata.