Granchio verde nel menu per fermare la proliferazione negli Usa

Ambiente
Un piccolo esemplare di granchio verde europeo (foto: profilo Facebook Manomet)

Arrivata per la prima volta nel Nuovo Mondo circa 200 anni fa, questa specie cresce in maniera incontrollata a causa del riscaldamento delle acque dovuto al cambiamento climatico, mettendo a rischio l'equilibrio dell’ecosistema

L'emergenza climatica sta favorendo la crescita incontrollata nel granchio verde europeo nel golfo del Maine, negli Stati Uniti. Questa specie prolifera mettendo a rischio l’equilibrio dell’ecosistema a causa del riscaldamento delle acque, dovuta al cambiamento climatico. La soluzione, secondo gli esperti, potrebbe essere quella di far diventare questo crostaceo una fonte di cibo o trovare degli utilizzi alternativi per ridurne la popolazione e frenarne la crescita.

Colpa del cambiamento climatico

L’approdo nel Nuovo Mondo del granchio verde europeo risale a più di 200 anni fa, quando questa specie si insediò sulle coste degli odierni Stati Uniti viaggiando nelle zavorre delle navi transatlantiche. Il riscaldamento progressivo delle acque ha fornito a questi crostacei l’ambiente ideale per proliferare indisturbati. È quel che è accaduto, ad esempio, nel golfo del Maine dove i granchi verdi hanno ridotto la popolazione di vongole, riducendo i raccolti di quelle allevate in cattività ai livelli più bassi degli ultimi 90 anni.

Granchi come fonte di cibo

Secondo la ricercatrice Marissa McMahan, il riscaldamento globale non potrà essere fermato nel breve termine. "Dobbiamo accettare il fatto che – ha detto la scienziata al Guardian – il golfo del Maine potrebbe essere diverso tra dieci o vent’anni e capire come adattarci". La McMahan è impegnata in un progetto, chiamato "Manomet", per promuovere i granchi verdi come fonte di cibo, nella speranza di attivare un duplice circolo virtuoso: a livello economico nel campo della ristorazione e a livello ambientale rallentando il danno che questa specie sta arrecando all’ecosistema. Al momento, non sembrerebbero esserci nella catena alimentare predatori in grado di ridurre la diffusione del granchio verde. Ecco perché questo ruolo potrebbe essere interpretato proprio dall’uomo.

Il progetto "Manomet"

L’obiettivo principale del progetto di cui fa parte Marissa McMahan è quello di sviluppare una nuova fonte di opportunità economiche per i pescatori e la comunità costiera del New England. Lo sviluppo della pesca del granchio verde potrebbe aiutare a controllare l’abbondanza della popolazione. Il progetto prevede anche una sorta di indagine di mercato sui consumatori finalizzata a determinare la redditività economica di questa pesca e le modalità migliori per aumentare la qualità del prodotto. Oltre al consumo gastronomico, ci sarebbero anche altri possibili utilizzi del granchio verde. Ad esempio, il suo guscio può essere una buona fonte di compost e recentemente si sta studiando la possibilità di utilizzarlo come fertilizzante per la cannabis, che ora è legale sia nel Massachusetts che nel Maine. Anche le uova di questa specie sono un’altra potenziale fonte di guadagno, mentre alcuni dei granchi raccolti nel ambito del progetto Manomet sono stati destinati al settore del cibo per cani.

Ambiente: I più letti