Congo, governo valuta l’estrazione petrolifera nei parchi naturali

Ambiente
Il parco Nazionale Virunga ospita circa mille gorilla di montagna, una specie fortemente a rischio estinzione (Getty Images)
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Kinshasa sta formando una commissione interministeriale che dovrà valutare la proposta di restringere i confini di due aree protette per tenere fuori le zone di interesse delle compagnie petrolifere. Entrambe le riserve sono patrimonio Unesco

In Congo, il governo sta valutando l’ipotesi di autorizzare lo sfruttamento dei giacimenti petroliferi all’interno dei parchi nazionali Virunga e Salonga. Dichiarati entrambi patrimonio Unesco, coprono insieme circa 44mila chilometri quadrati di territorio congolese e sono custodi di un vero e proprio tesoro di biodiversità. Il parco Nazionale Virunga, infatti, ospita circa mille gorilla di montagna, una specie fortemente a rischio estinzione, mentre Salonga è considerata la seconda più grande riserva al mondo di foresta pluviale tropicale.

Declassare alcune aree del parco per permettere l’estrazione

Nello specifico il governo della Repubblica Democratica del Congo vorrebbe restringere i confini dei parchi nazionali, che si trovano uno lungo il confine con l’Uganda (Virunga) e l’altro nel quadrante centrale del Paese (Salonga), in modo da tener fuori dal perimetro delle aree tutelate le zone di interesse delle compagnie petrolifere. "Siamo per dare vita a una commissione interministeriale che avrà il compito di discutere la proposta", ha dichiarato a Bloomberg Emmanuel Kayumba, capo dello staff del ministero del Petrolio congolese, Aime Ngoy Mukena. Le aree protette che dovrebbero essere declassate, stando al progetto iniziale presentato dal dicastero, rappresenterebbero il 40%, di Salonga (15mila chilometri quadrati) e il 22%, di Virunga (1.700 chilometri quadrati).

"Procedura lunga"

Kayumba ha spiegato che la commissione, prima di prendere qualsiasi decisione in merito alla classificazione di alcune aree di Virunga e Salonga, dovrà esaminare verifiche ambientali e un'inchiesta pubblica che verranno effettuate nei prossimi mesi. "Si tratta di una procedura lunga - ha aggiunto il capo dello staff del ministero del Petrolio - che ha l’obiettivo di analizzare al meglio la situazione". Intanto però, lo scorso febbraio, il presidente Joseph Kabila ha approvato un contratto di ripartizione della produzione petrolifera tra lo Stato e diverse compagnie nel dipartimento di Cuvette. Tra le autorizzazioni concesse una rasenta il parco Salonga, e un’altra consente lo sfruttamento di una zona all'interno del perimetro dell’area protetta. Situazione analoga nell'Est del Congo, dove il governo ha istituito due concessioni, non ancora accordate, che interessano siti interamente o parzialmente all'interno dei confini di Virunga. Proprio in questo parco, nel 2015, la compagnia Soco International Plc, con sede a Londra, ha rinunciato a uno dei permessi concessi dallo Stato a causa delle proteste di gruppi ambientalisti.

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