Nuova Zelanda, avvistata una cernia gigante fuori zona per acque calde

Ambiente
Una cernia del Queensland è stata avvistata molto lontano dalle sue coste, nelle acque del mare della Tasmania (Getty Images)
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L'animale di origine australiana è stato avvistato nel mar di Tasmania dopo un caldo record estivo che ha fatto salire le temperature di tutta l'area marina

Un raro pesce tropicale australiano è stato avvistato nelle acque del mar di Tasmania, in Nuova Zelanda. Il fenomeno si sarebbe verificato a causa del cambiamento climatico e del relativo innalzamento della temperatura delle acque che hanno portato l'animale a spostarsi dal suo bacino di origine.

La cernia del Queensland

La cernia del Queensland, nota anche come cernia gigante, è l'emblema della nazione. Può arrivare a pesare 600 kg per una lunghezza fino a 3 metri. È un animale molto curioso che spesso si avvicina volontariamente a chi fa immersioni. Si tratta di una specie protetta in Australia. Come riporta il Guardian, è stata avvistata nella baia delle isole, più di 3.000 km lontano dalle rotte di crociera, nei pressi delle barriere coralline ed estuari al largo delle coste del Queensland.

Temperature record in Nuova Zelanda

La Nuova Zelanda ha affrontato una delle estati più calde quest'anno. Secondo le cifre distribuite dal National Institute of Water and Atmospheric Research, le temperature medie di gennaio si sono attestate attorno ai 20,3°C, 3 gradi in più del normale. La temperatura delle acque marine è aumentata fino a 4 gradi nella zona in cui è stata avvistata la cernia gigante. Dato che le probabilità di sopravvivenza di questo animale scendono con una temperatura intorno ai 18 gradi, l'ondata di calore che ha investito il mar di Tasmania ha reso l'habitat marino più favorevole al pesce. Infatti, le acque della Nuova Zelanda sono troppo fredde per permettere ai pesci di riprodursi. Gli effetti del riscaldamento globale si stanno ripercuotendo anche su alcune specie di terra come i roditori, che si prevede decuplicheranno la propria presenza entro la primavera, a causa di un'eccessiva disponibilità di cibo.

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