Al via il primo World Bee Day, la giornata internazionale per le api

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Domenica 20 maggio la prima edizione della ricorrenza istituita dalle Nazioni Unite in difesa di questi insetti che, si stima, producono il 76% del cibo che mangiamo. Il pericolo è che scompaiano a causa dell’inquinamento, dei cambiamenti climatici e dei pesticidi

Ogni volta che mangiamo una fragola, una patata, una mela, un pezzo di cioccolata o che beviamo un caffè o una spremuta dovremmo ringraziare le api. Per questo oggi, domenica 20 maggio, si celebra il primo World Bee Day, una giornata istituita nel dicembre 2017 da 115 Stati membri delle Nazioni Unite per ricordare l'importanza che questi insetti hanno per l'intera umanità e il pericolo che stanno correndo a causa dei cambiamenti climatici, dell'inquinamento, dell'uso intensivo di fitofarmaci per l'agricoltura e delle malattie. Una festa con eventi in tutto il mondo, dal Canada all'Australia passando dall'India e da Malta. A Roma la festa è all'Oasi LIPU Castel di Guido, organizzata dall'associazione BUONO nell'ambito dell'iniziativa Festival Natura 2000.

Oltre il 76% del cibo che mangiamo è frutto del lavoro delle api

"È necessario sottolineare l'importanza che hanno le api per l'intera umanità e invitiamo tutti - si legge nel comunicato scritto dall'Onu - a intraprendere azioni concrete per preservarle e proteggerle". Le api, infatti, danno un fondamentale contributo al mantenimento della biodiversità e si stima che il 76% del cibo che mangiamo sia il frutto del loro lavoro di impollinazione.

“Pesticidi e sostanze chimiche minacciano colture e insetti”

In Slovenia, alla cerimonia ufficiale della Giornata mondiale delle api, il Direttore Generale della FAO, José Graziano da Silva, ha affermato che i Paesi devono passare a politiche e sistemi alimentari più sostenibili e favorevoli agli impollinatori. "Non possiamo continuare a concentrarci sull'aumento della produzione e della produttività basandoci sull'uso diffuso di pesticidi e di sostanze chimiche che minacciano le colture e gli impollinatori", ha detto da Silva, ricordando che "ognuno di noi ha una responsabilità individuale nei confronti della protezione delle api e dovremmo tutti fare scelte rispettose degli insetti impollinatori".

Il Codice di condotta internazionale sui pesticidi

Ma a essere importanti sono tutti gli impollinatori: api, api selvatiche, uccelli, pipistrelli, farfalle e coleotteri, ad esempio, volando, saltando e strisciando sui fiori aiutano le piante a fertilizzarsi. Ma il numero e la diversità degli impollinatori sono diminuiti negli ultimi decenni e le prove indicano che il declino è principalmente conseguenza delle attività umane, compreso il cambiamento climatico, che possono interrompere le stagioni di fioritura. Per questo la Fao, insieme all’Organizzazione mondiale della sanità, ha anche sviluppato il Codice di condotta internazionale sulla gestione dei pesticidi per promuovere pratiche agricole sostenibili riducendo così l’esposizione degli insetti agli agenti chimici.

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