Almeno 130 balene spiaggiate in Australia, più di 100 sono morte

Ambiente
In Australia gli spiaggiamenti di questo genere non sono una novità. Nella foto, un'immagine del marzo 2009 (Getty Images)
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Decine di animali sono morti dopo essersi arenati sulle coste occidentali. Un'operazione di salvataggio sta cercando di salvarne qualche decina rigettandole in mare. Ma i cetacei continuano a tornare sulla spiaggia

Le coste dell'Australia occidentale hanno assistito nei giorni scorsi allo spiaggiamento di 135 balene. Gli animali sono deceduti sulle spiagge di Hamelin Bay, dove è tuttora in corso un'operazione condotta da volontari per salvare 15 esemplari del branco. Nonostante tutti gli sforzi di assistenti e veterinari - però - i cetacei continuano a tornare dal mare sulla spiaggia.

L'operazione

Jeremy Chick, che sta supervisionando l'operazione nei pressi della città di Augusta, ha dichiarato al Guardian che la priorità è mettere al sicuro gli animali sopravvissuti e garantire la sicurezza di tutti i soggetti coinvolti nell'operazione. "La forza degli animali e il tempo, umido e ventoso, potrebbero influenzare le attività e il luogo dove spostare (gli animali) in mare", ha dichiarato.

Pericoli per gli umani

I volontari hanno chiesto agli abitanti della zona di evitare le coste di Hamelin Bay a causa del pericolo di incontrare squali, attirati dall'odore delle carcasse sulla spiaggia. Infatti, in poche ore è stato già avvistato uno squalo lungo tre metri. Per questo nella zona tra Hamelin Caravan Park e North Point è stata diramata un'allerta per mettere in sicurezza l'area. Il più grande spiaggiamento di massa di balene nell'Australia occidentale è stato registrato nel 1996, quando sulle coste arrivarono ben 320 esemplari. La razza di balene coinvolta, nota con il nome scientifico di globicefalo di Gray, si muove in gruppi di almeno 100 esemplari.

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