Antartide: scoperta maxi colonia di pinguini con 1,5 mln di esemplari

Ambiente
I ricercatori hanno individuato 751.527 coppie di pinguini (archivio Gett Images)

Una ricerca è riuscita a individuare e mappare la popolazione, arroccata su un'isola, grazie a droni e immagini satellitari. Le sue dimensioni non si sarebbero ridotte negli ultimi 60 anni

Una maxi-colonia di pinguini di Adelia: 1,5 milioni di esemplari stretti uno accanto all'altro su un'isola al largo della penisola Antartica. Più precisamente si tratta di 751.527 coppie, rintracciate e contate con un sistema innovativo illustrato sulla rivista Scientific Report.

Un ecosistema da proteggere

Il rifugio dei pinguini nelle isole Danger, a sud del continente americano, è molto difficile da raggiungere ed è stato raramente esplorato dall'uomo. Per avere la precisa dimensione della colonia, i ricercatori hanno miscelato diversi sistemi di rilevazione: immagini satellitari, riprese aeree con i droni e una spedizione sul campo. Il conteggio porta con sé una buona notizia: dal 1959 (data a cui risale una prima immagine dell'insediamento di questi uccelli) a oggi la popolazione non si sarebbe ridotta. Sembra quindi che quest'area dell'Antartide stia proteggendo la colonia dai cambiamenti climatici  e dall'uomo. Conoscerla meglio, sperano adesso gli studiosi, non dovrà essere un incentivo a raggiungerla ma a proteggerla. La scoperta, infatti, potrebbe dare ulteriore spinta alla campagna che mira a costituire la "Weddell Sea Marine Protected Area", una zona protetta ampia cinque volte la Germania, che favorirebbe l'ecosistema antartico. Anzi: potrebbe indurre a un ulteriore ampliamento dei suoi confini, che al momento non includono l'isola dove vivono i pinguini.

Droni e satelliti per osservare l'ambiente

"Sono rimasto stupefatto dalla quantità di esemplari della colonia, l'acqua ribolliva di pinguini", ha affermato al Guardian Michael Polito, ricercatore della Louisiana State University tra gli autori dello studio. Una buona notizia, anche perché segue una catastrofica: lo scorso ottobre, un'altra spedizione antartica aveva certificato che su una colonia di circa 40mila pinguini, solo due pulcini dell'ultima nidiata erano sopravvissuti. L'altro aspetto interessante riguarda il pregio tecnico della ricerca: secondo gli scienziati, i risultati ottenuti confermano che droni e immagini satellitari possono rappresentare un'opzione preziosa per l'osservazione e la salvaguardia della fauna, in Antartide e nel resto del mondo.  

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