La campagna contro gli sprechi alimentari di Natale

Ambiente
A causa di cenoni e pranzi di Natale si prevedono ingenti sprechi alimentari (Getty Images)
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Il ministero delle Politiche agricole ha rilanciato #iononspreco, breve guida con le norme da seguire per limitare gli scarti alimentari

A distanza di alcuni mesi dal suo lancio ufficiale, il Ministero delle Politiche agricole ha risottolineato sul suo sito in occasione del Natale l'importanza della sua campagna #iononspreco, volta a diffondere delle buone pratiche nel nome della sostenibilità: si va dalle buone norme per fare la spesa, all'impiego utile degli avanzi alimentari. Con cenoni e pranzi delle feste in vista, è opportuno ripassare tutte le strategie per limitare gli eccessi che, spesso, si traducono in molti scarti di cibo da buttare.

Il vademecum

“Il 50% degli sprechi avviene ancora in casa, ogni anno infatti in Italia finiscono nella spazzatura 12 miliardi di alimenti - si legge nella nota rilanciata dal Ministero - bastano piccoli gesti quotidiani per ridurre sensibilmente le perdite di cibo attraverso un consumo più consapevole e sostenibile”. La prima regola? Acquistare ciò che serve davvero scrivendo sempre la lista della spesa, accorgimento che potrà eliminare gli acquisti inutili. E, ancora, comprare i prodotti freschi e deperibili “più spesso e nelle giuste quantità". Occorre poi prestare attenzione alle date di scadenza e, in particolare, alla terminologia usata nelle indicazioni riportate sui cibi: se su un'etichetta c'è scritto di consumare “preferibilmente” entro una certa data, il termine indicato non è tassativo e il prodotto può essere utilizzato anche in un termine ragionevole oltre la scadenza.

Il commento del ministro

"Grazie alla nostra legge contro lo spreco alimentare - aveva dichiarato il ministro Maurizio Martina in occasione del lancio della campagna - il cibo recuperato e donato ai più bisognosi è aumentato, arrivando sempre più vicino all'obiettivo di un milione di tonnellate. Un traguardo che vogliamo raggiungere anche con il contributo prezioso delle tante realtà che fanno parte del nostro Tavolo per la lotta agli sprechi e per l'assistenza alimentare agli indigenti. Serve l'impegno di tutti noi”.

L'avvertimento del Codacons

“Il settore alimentare si conferma il re indiscusso del Natale e non subisce alcun taglio di spesa da parte dei consumatori i quali, se risparmiano su regali e addobbi, non faranno di certo mancare pesce, dolci e spumante durante il classico pranzo e cenone natalizio”, ha ricordato il presidente del Codacons, Carlo Rienzi, che poi si è soffermato proprio sul tema degli sprechi: “Come ogni anno, però, il rischio concreto è rappresentato dallo spreco. Stimiamo che circa il 20% di cibi e bevande acquistati durante l'intero periodo di festività finirà nella spazzatura, con una quota media pari a 24 euro a famiglia”.

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