L'Asia sarà fra le aree più colpite dal cambiamento climatico

Ambiente
Una veduta dell'inaridito Lago d'Aral, in Uzbekistan (Fotogramma)
Fotogramma_Lago_d_Aral

Secondo un report dell'Asian developement bank, il continente e l'area del Pacifico soffriranno più duramente l'innalzamento delle temperature. Che determineranno notevoli fattori di rischio economici, soprattutto a causa di siccità e innalzamento degli oceani

L'Asia sarà fra i continenti che subiranno le maggiori ripercussioni del riscaldamento globale, fra incrementati rischi d'inondazione e siccità che metteranno a rischio i raccolti agricoli, la pesca e altro ancora. È quanto si legge in un report curato dalla Asian developement bank (Adb), in collaborazione con il tedesco Potsdam Institute for climate impact research. Le temperature estive, per Paesi come Pakistan, Afghanistan, Tajikistan e Nord-Ovest della Cina, sono previste in aumento di ben 8°C entro il 2100.

 

Le vulnerabilità dell'Asia

“La regione asiatico-pacifica è particolarmente vulnerabile al cambiamento climatico, non solo a causa dell'intenso impatto all'interno di essa - ha detto al "Financial Times" il direttore del dipartimento climatico dell'Adb, Preety Bhandari - ma anche per le grandi popolazioni che vivono sulle aree costiere o che dipendono da settori che probabilmente saranno duramente colpiti”. Ad esempio, i raccolti di riso, uno degli alimenti chiave della popolazione del Sud-Est asiatico, secondo lo studio risulterebbero dimezzati entro la fine del secolo se non si agirà in qualche modo per contenere il riscaldamento globale. Ciò avrebbe anche un impatto economico-finanziario, in quanto si renderebbero necessarie molte più importazioni alimentari dall'estero. Altri rischi citati dal report, poi, segnalano la maggiore incidenza delle morti legate all'innalzamento delle temperature e alla proliferazione delle malattie trasmesse dalle zanzare. Anche il settore della pesca risulterebbe colpito dal crescente sbiancamento delle barriere coralline, il quale minaccia a sua volta la fauna ittica che dipende da esse.

 

Le conseguenze economiche

La prospettiva finanziaria del report prende le mosse da modelli esistenti, ma anche da nuovi schemi di previsione in grado di stimare i costi del cambiamento climatico per l'Asia. Secondo il direttore del Potsdam Insitute, Hans Joachim Schellnhuber, non sarebbero necessari grossi rialzi nelle temperature per sperimentare conseguenze molto dannose: anche allinearsi al target dell'Accordo di Parigi, 1,5°C al di sopra dei livelli pre industriali, si rivelerebbe un “grosso rischio” per la regione asiatico-pacifica. Ad esempio, oltre due terzi delle 20 città più esposte ai rischi finanziari legati alla crescita delle inondazioni si trovano in quell'area, e, in particolare, risulterebbe colpito il centro industriale cinese di Guangzhou e quello indiano di Mumbai.



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