L’Ombra della Guerra, il ritorno di Tolkien in videogioco. ANTEPRIMA

Tecnologia

Federico Ercole

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Il 10 ottobre arriva La Terra di Mezzo: L’Ombra della Guerra, seguito dell’acclamato Shadow of Mordor. Abbiamo giocato in anteprima le oscure avventure tolkieniane di Talion nella terra di Sauron, tra orchi, troll e demoni dell’antichità.

Quando uscì nel 2014 furono in molti a guardare con scetticismo Shadow of Mordor, videogioco ispirato al mondo di Tolkien nella rilettura di Peter Jackson, perché raccontava una storia originale e si temeva che fosse “irrispettosa” verso quella creata con arte somma dallo scrittore inglese. Tuttavia il gioco, oltre ad essere appassionante e coinvolgente, si rivelò ottimamente inserito nel mito tolkieniano. Due anni dopo, il 10 di ottobre 2017, arriva nei negozi il sequel, dal titolo L’Ombra della Guerra per console e PC, che prosegue gli eventi del capitolo precedente. 

Il protagonista è quindi sempre Talion, uno sventurato ranger di Gondor che acquisisce suo malgrado poteri spaventosi e soprannaturali incarnando lo spirito del leggendario Elfo Celebrimbor, colui che forgiò gli Anelli e dal quale Sauron carpì i segreti per creare l’Unico. Siamo sempre negli anni tra la fine de Lo Hobbit e Il Signore degli Anelli e continuiamo a muoverci nella Terra di Mordor. 

La prova in anteprima

Abbiamo giocato in anteprima L’Ombra della Guerra e abbiamo verificato di trovarci di fronte ad un’opera che espande ulteriormente i pregi del primo episodio, ingigantendo a dismisura l’epica vagamente horror del primo episodio, introducendo orchi ancora più orripilanti e altre creature addirittura più spaventose, come il Barlog, quel demone dell’antichità che Gandalf affronta nelle miniere di Moria ne La Compagnia dell’Anello.

Assoggettare il Male

Grazie ai suoi poteri Talion può dominare le schiere del Nemico, come nel primo episodio, ma questa volta le gerarchie degli orchi sono ancora più sofisticate da scalare e ci vorrà molta più strategia per corrodere il Male sfruttando i suoi servi. Talion, inoltre, potrà usare armi nuove oltre le sue due spade, come una lancia glaciale e il  martello dell’elfo Celbrimbor. Ciò che più meraviglia è il notevole miglioramento dell’impianto grafico del gioco, che restituisce una ricchezza di dettagli sbalorditiva e una rappresentazione di Mordor maestosa e terrificante, da ammirare e temere insieme. Non visiteremo solo terre bruciate e distrutte, ma luoghi inediti e nuovi come l’ancestrale Foresta di Carnan -invenzione degli autori - dove alberga uno spirito della natura la cui alleanza sarà fondamentale per Talion. 

Libertà

Giocando a L’Ombra della Guerra risulta evidente l’attenzione posta dagli autori per garantire ai giocatori una libertà d’approccio in base al proprio stile. Potremo muoverci silenziosi e letali, aggredire le orde di orchi con le nostre armi micidiali, cavalcare creature mostruose e seminare il panico tra i nemici oppure goderci con una relativa calma gli scenari in cerca di risorse prima di decidere la prossima azione.

In definitiva L’Ombra della Guerra sembra la versione “titanizzata” del prequel, un videogame che chi ama la Terra i Mezzo non può lasciarsi sfuggire malgrado le sue ardite invenzioni possano lasciare interdetto l’esegeta tolkieniano. Ma in ogni caso L’ombra della Guerra è una rigorosa, affascinante e spaventosa fantasia sulla storia della Terra di Mezzo, quasi una cronaca segreta venuta misteriosamente a galla tra la lava del Monte Fato per raccontarci l’epopea di eroi dimenticati. 

 

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