Twitter, nuova politica contro i bot che "cinguettano" in automatico

Tecnologia
Gli sviluppatori avranno tempo fino al 23 marzo per adeguarsi alle nuove regole rischiando altrimenti la sospensione (Getty Images)
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La compagnia ha stilato una serie di regole per contrastare gli account che alterano il flusso di notizie

Twitter annuncia un giro di vite sui 'bot' che generano e retwittano automaticamente cinguettii, manipolando artificialmente il flusso delle informazioni per spingere una campagna o attaccare un avversario. A comunicarlo - con un post comparso sul blog ufficiale dell'azienda - è stato il capo delle politiche di sviluppo del social network di San Francisco, Yoel Roth. Gli sviluppatori avranno tempo fino al 23 marzo per adeguarsi alle nuove regole, altrimenti rischieranno la sospensione.

L'annuncio

"Mantenere Twitter sicuro e libero da spam è una nostra priorità, e una delle violazioni più comuni è l’uso di account multipli per amplificare artificialmente la prominenza di alcuni tweet. Per essere chiari, Twitter proibisce ogni tentativo di usare l'automazione con l'obiettivo di disseminare spam e tale comportamento potrebbe comportare misure coercitive", recita il post firmato da Roth. Si tratta dell'ennesima mossa di Twitter volta a combattere disinformazione, propaganda e provocazioni come quelle verificatesi durante le presidenziali Usa del 2016 e perfino ai danni dei sopravvissuti della strage armata nel liceo della Florida la scorsa settimana.

Le nuove regole

"Questi cambiamenti sono passi importanti per evitare che un'attività ostile che metta nel mirino alcune conversazioni cruciali possa verificarsi su Twitter", si legge ancora nel comunicato, nel quale sono esemplificate anche alcune delle nuove regole a cui gli sviluppatori dovranno adeguarsi. È ad esempio previsto il divieto di retweet di massa o aggressivi, fatta eccezione per coloro che trasmettono il meteo o informazioni di pubblica utilità riguardo ad emergenze (ad esempio allarmi per terremoti o tsunami). Non sarà inoltre permesso né postare duplicati o contenuti simili su più account gestiti da un unico utente né creare profili duplicati o simili, regola che rimane valida con o senza automazione. È allo stesso modo proibito postare aggiornamenti multipli in merito ad un argomento in trend topic con "intento sovversivo o manipolativo o per aumentarne l'influenza".

Mossa contro la propaganda

La nuova politica arriva in seguito ad alcuni episodi che hanno evidenziato alcune falle nel sistema di sicurezza del social network. Il mese scorso Twitter ha ammesso che gli account collegati alla Russia volti ad interferire nelle presidenziali americane si sono rivelati più numerosi del previsto: sarebbero stati circa 50mila, infatti, i profili che hanno servito gli scopi della propaganda russa. Lo stesso procuratore speciale che indaga sul Russiagate, Robert Mueller, ha inoltre accusato la Internet Research Agency, collegata al Cremlino, di essere un bot di propaganda per creare divisioni nella società americana tramite i social media. Secondo il Times di Londra la stessa politica sarebbe stata attuata in prossimità della Brexit: dei profili Twitter russi avrebbero postato 45mila messaggi politicamente divisivi a ridosso del referendum per l'uscita dall'Europa.

Le prime misure

Le prime conseguenze del nuovo regolamento non si sono fatte attendere: numerosi account sono stati bloccati lo scorso 21 febbraio, generando il malcontento di molti utenti che sono stati costretti a fornire un numero di cellulare per dimostrare che il loro profilo non era automatizzato. A lamentare una cospicua perdita di followers sono stati soprattutto alcuni sostenitori del partito conservatore, che hanno accusato il social network di faziosità lanciando l'hashtag #TwitterLockout. "Gli strumenti di Twitter sono apolitici, e applichiamo le nostre regole senza alcun credo politico. Ci limitiamo ad identificare account sospetti che indichino attività automatiche o violazioni delle nostre politiche" hanno però fatto sapere dall'azienda, respingendo le accuse al mittente.

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