Karma, l'app che rivende il cibo in eccesso dei ristoranti stellati

Tecnologia
Karma è l'app che mette in contatto le cucine dei ristoranti con i consumatori per limitare lo spreco alimentare (Getty Images)
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Lanciato a Londra, è un sistema svedese che compra e rivende materie prime avanzate dalle cucine a quelle dei consumatori

La Food and Agricolture Organization delle Nazioni Unite ha stimato lo spreco alimentare annuale nel mondo in 1,3 miliardi di tonnellate di cibo ogni anno. A contribuire a questo pesante bilancio sono anche le cucine dei ristoranti di ogni tipo e livello, anche quelle degli stellati. Pure qui le materie prime in eccesso sono spesso gettate via. Per mettere un freno al fenomeno, è nata Karma, un'app nata in Svezia che acquista il cibo dai ristoranti - per ora svedesi e londinesi - e lo porta con forti sconti a chi ne ha bisogno.

Dai ristoranti alle normali cucine

Secondo uno studio solo nella capitale del Regno Unito lo spreco alimentare prodotto da bar, hotel e ristoranti è quantificato in 600.000 tonnellate annue, per una perdita economica di 23,9 miliardi di dollari. Per limitare i danni, Karma permette di caricare sulla propria app i piatti precotti o ciò che è in eccesso in cucina. L'utente riceve notifiche quando c'è qualcosa di nuovo in vendita sul sistema. Il tutto viene venduto con il 50% di sconto sul prezzo di menu. Karma trattiene il 25%.

Londra, un mercato da esplorare

Lanciata nel 2016, Karma ha ad oggi 250.000 utenti e circa 1.000 food partner in Svezia, oltre a 25 impiegati full-time che mandano avanti l'azienda. Tutte le operazioni sono guidate da Stoccolma. Inizialmente l'azienda aveva iniziato a collaborare solo con i ristoranti, ma ora il 20% dei fornitori di materia prima in Svezia sono supermercati e gastronomie. "Il problema dello spreco di cibo è molto grande, per questo c'è un grande mercato per noi, - ha dichiarato Elsa Bernadotte, co-founder dell'app, a Bloomberg -. Londra ha una solida cultura alimentare, un alto grado di digitalizzazione e qui sta crescendo anche la coscienza ambientale". Per questo motivo già 50 grandi nomi della ristorazione tra cui Hummus Bros e lo stellato Aquavit hanno aderito al progetto. Inizialmente l'app era stata testata in 35 città svedesi. Al momento la startup si sta concentrando sui ristoranti londinesi, espandendo però il proprio interesse anche ai supermercati.

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