I prossimi esploratori della Luna potrebbero essere dei robot

Tecnologia
I nanobot potrebbero diventare dei perfetti sostituti dell'uomo nelle missioni di esplorazione lunare (Getty Images)
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Cinque nanobot e un rover, progettati dall'Università di Graz, sono stati presentati all'Esa: potrebbero contribuire al Moon Village, un progetto di analisi permanente del territorio lunare

Non l'uomo, ma una schiera di cinque piccoli robot e un rover: questa potrebbe essere la prima "squadra" che farà da apripista alla futura esplorazione europea della Luna. Progettati da otto ingegneri dello SpaceTech Master Programme dell'università austriaca di Graz, i nanobot sono stati presentati all'Esa e potrebbero contribuire a realizzare il 'sogno' del Moon Village, la base lunare ipotizzata dall'Agenzia spaziale europea (Esa) come avamposto per i lunghi viaggi verso Marte e l'esplorazione del Sistema Solare.

Gli avatar dell'uomo sulla Luna

Equipaggiati con telecamere e capaci di spostarsi con salti che coprono distanze da tre a dieci metri grazie alla gravità lunare, pari a un sesto di quella terrestre, i nanobot potrebbero diventare degli avatar dell'uomo sulla Luna. I ricercatori avrebbero la possibilità di esplorare siti di interesse scientifico sul satellite, grazie alla possibilità di controllarne i movimenti a distanza, utilizzando le loro videocamere come occhi per scoprire il territorio circostante. L'obiettivo da raggiungere, nella loro progettazione, era di sviluppare una missione lunare tecnicamente possibile ed economicamente redditizia. Ad aiutare i nanobot, secondo il progetto, ci dovrebbe essere anche un rover, chiamato Main Mobile Platform, pensato per trasportare gli strumenti di lavoro necessari alla missione, ricaricare le batterie dei nanobot e dargli rifugio durante la lunga e fredda notte lunare. Il loro uso potrebbe essere utile al futuro Moon Village, che il direttore generale dell'Esa, Johann-Dietrich Worner, immagina come avamposto per le prossime missioni di esplorazione spaziale.

 

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